La Commissione europea ha di recente deciso di adottare una serie di nuove norme circa l’impiego di plastica riciclata nelle confezioni degli alimenti, citando come obiettivo l’aumentare la sicurezza per il consumatore e la sostenibilità ambientale. Stando a quanto lasciato trapelare, tali nuove norme andranno a sostituire i criteri precedentemente stabiliti a livello nazionale con regole chiare per l’intera industria del riciclo, e di fatto – poiché di natura direttamente applicabile – andranno immediatamente a influenzare l’immissione sul mercato di nuove plastica con contenuto riciclato.
Nei prossimi giorni l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) – che di fatto negli ultimi anni si è già occupata di valutare ed eventualmente approvare oltre duecento processi di riciclo del PET – prenderà in esame la sicurezza dei vecchi e dei nuovi processi: in questo contesto, il semaforo verde dell’Efsa (atteso per il 2023) diventerà obbligatorio ai fini della commercializzazione sul mercato. Importante notare, per di più, che il nuovo regolamento andrà a introdurre un registro pubblico, accessibile online, dei vari processi di riciclaggio, dei riciclatori e degli impianti di riciclaggio nell’ambito del suo campo di applicazione.
Secondo quanto dichiarato dalla Commissione in una nota, la plastica da contatto con gli alimenti costituisce circa il 50% del totale degli imballaggi in plastica e il regolamento aiuterà il settore del riciclo a recuperarne di più, riducendo la necessità di immetterne nel mercato di nuova.