Si è fatta strada fino a conquistare letteralmente le cucine stellate, perlomeno una delle più importanti d’Italia ovvero Da Vittorio, dei fratelli Cerea a Brusaporto. Parliamo di Planet Farms, società di tecnologia di riferimento nel settore del vertical farming, che dopo un durissimo colpo a inizio 2024, recupera decisamente grinta: recentemente, infatti, ha vinto un bando europeo da quasi 7 milioni di Euro.
I fondatori dell’azienda, Daniele Benatoff e Luca Travaglini – il quale è stato nominato nel 2021 Person of the Year in occasione degli Italian Tech Awards – possono ora concentrare tutta la filiera produttiva in un unico stabilimento.
In cosa consiste il bando UE
La prima e unica sede di Planet Farms era a Cavenago (alle porte di Milano) e anche se i piani di espansione erano già nell’aria, purtroppo l’azienda ha dovuto fronteggiare un imprevisto che nessuno si augurerebbe: un incendio, importante, che ha portato alla chiusura. Contemporaneamente, tuttavia, erano in corso i lavori per costruire la nuova sede a Cirimido (in provincia di Como) e proprio su questa hanno puntato tutto.
Riuscendoci. Planet Farms ha vinto un bando del PNRR finanziato dal programma Next Generation EU dell’Unione Europea, “Sviluppo logistica per il settore agroalimentare”. All’azienda è riconosciuto un fondo perduto di 6,9 milione di Euro a fronte di un investimento complessivo di circa 11 milioni.
Planet Farms tra le grandi vertical farm del mondo
L’innovativa area logistica sarà integrata all’interno del nuovo impianto produttivo di Planet Farms, a Ciminido, che sarà operativo da fine luglio con una superficie netta di coltivazione pari a ventimila metri quadri. Ciò rende l’azienda una delle più grandi vertical farm a livello globale. Il fondo sarà investito in tecnologie all’avanguardia, così che l’intera filiera produttiva – dalla semina al confezionamento – possa concentrarsi nello stesso luogo.
A parlare è Benatoff: “l’esserci aggiudicati questo bando rappresenta per noi un ulteriore, importante riconoscimento. Lo sviluppo del progetto di investimento testimonia il nostro ruolo crescente all’interno della filiera agroalimentare italiana, su cui produrrà inevitabilmente un impatto notevole, confermando la validità dei nostri asset tecnologici”.