Una pizza non cambierà il mondo, ma potrà sempre renderlo un posto migliore. È stata presentata a Cinisello Balsamo l’AutAcademy, la scuola di formazione legata a PizzAut di Cassina de’ Pecchi (MI), la pizzeria gestita da ragazzi affetti da autismo. Il locale, nato da un’idea di Nico Acampora, a sua volta padre di un bimbo autistico, d’ora in poi potrà contare sulla propria “accademia della pizza” per formare non solo pizzaioli ma anche cuochi e personale di sala.
La scuola sorgerà a Cinisello Balsamo con il patrocinio del amministrazione comunale e della Regione Lombardia che sopporteranno il progetto nato per «nutrire l’inclusione». Nel laboratorio di AutAcademy i ragazzi impareranno letteralmente a “mettere le mani in pasta” imparando una professione che li veda un domani protagonisti del mondo del lavoro.
Come sottolineato dallo stesso Acampora nel corso della conferenza di presentazione di AutAcademy, il progetto educativo e culturale nasce per dare una risposta concreta ad un problema sociale del quale non si parla abbastanza. In Italiano infatti si contano circa 600.000 persone autistiche alle quali non vengono offerte né formazione né opportunità di lavoro adeguate.
«Negli ultimi mesi a PizzaAut sono state fatte due assunzioni a tempo indeterminato» ha commentato Acampora per cui l’accademia punta a formare nuovi professionisti che nel lavoro trovino dignità e un loro posto nel mondo. L’offerta formativa di AutAcademy, che si rivolge a giovani affetti da autismo di età compresa fra i 18 e i 29 anni, prevede 200 ore di attività didattiche e almeno il doppio di ore di tirocinio in azienda.