La simpatica abitudine di prenotare e dare disdetta all’ultimo, ha colpito anche PizzAut. Nico Acampora, fondatore della pizzeria di Cassina de’ Pecchi gestita in toto da ragazzi autistici, ha raccontato che, di recente, qualcuno ha disdetto all’ultimo minuto un pranzo prenotato per 150 persone. Al che i clienti si sono mobilitati per dare una mano a recuperare i coperti persi.
PizzAut e quella disdetta improvvisa da 150 posti
Nico Acampora, sulla pagina Facebook di PizzAut, ha spiegato che qualcuno aveva prenotato da loro un pranzo per 150 persone per la domenica a pranzo.
Va da sé che quando un ristorante o una pizzeria riceve una prenotazione del genere, praticamente quel giorno riserva la sala per quella comitiva. Solo che intorno alle 23 della sera prima, ecco che arriva la disdetta improvvisa: niente più pranzo da 150 persone per il giorno dopo.
Come sottolineato da Acampora, una disdetta del genere, il sabato sera per la domenica, visto il numero dei convitati, avrebbe messo in crisi qualsiasi ristorante. Così Acampora ha pubblicato sui social in piena notte un post dove spiegava cosa fosse successo, terminando il post chiedendo a tutti di evitare eventuali commenti e cercando il lato positivo della cosa: ora si erano liberati 150 posti.
Quasi scherzosamente, per cercare di ovviare al problema, ecco che Acampora aveva invitato i clienti a prenotare. E questi sono accorsi in massa: in poche ore sono riusciti a coprire i 150 posti liberatisi di domenica a pranzo. C’è stata una vera e propria corsa alle prenotazioni, tanto che alcuni clienti hanno commentato che in pochi minuti dalla pubblicazione del post, le prenotazioni erano andate sold out.
Acampora parla di un miracolo: 150 coperti saltati a poche ore di distanza subito sostituiti con altrettante prenotazioni.
Forse Acampora potrebbe ovviare al problema provando a chiedere una caparra soprattutto quando si tratta di prenotazioni di un certo calibro, in modo da coprire in parte le perdite nel caso di disdette dell’ultimo minuto. Non tutti i ristoranti lo fanno, ma visto il periodo e visto che non solo nel settore della ristorazione la gente si diverte a prenotare e poi a far saltare tutto all’ultimo, forse non sarebbe così sbagliato prendere la sana abitudine di richiedere una caparra.
Ma in tutta questa vicenda stiamo tralasciando un dato fondamentale: una comitiva da 150 persone che prenota in una pizzeria, ma quando mai si vede? Forse a un pranzo di nozze hai così tanti invitati o a qualche evento, ma privati con prenotazioni in sala da 150 posti?
Ecco il post sui social in cui Acampora spiega l’accaduto:
https://www.facebook.com/pizzaut/posts/pfbid06bgeNzFscNey5e7eaWPXvGvbZakSLQCVVEuFcJCBR1dHJnrByRCveDDEe4rQMeenl