La rivoluzione della pandemia: quell’abbondanza improvvisa di tempo libero ha spinto molti a riconsiderare le proprie scelte di vita e di carriera in particolare. È questo il caso di Jaya Iyer, due lauree in ingegneria meccanica e otto anni di esperienza nel settore aerospaziale; e Benson Tsai, ingegnere che aveva costruito la propria carriera presso SpaceX, la compagnia missilistica di Elon Musk, che hanno unito le proprie forze per una missione comune – creare un robot su ruote in grado di preparare della pizza. Figata, no? L’idea, a onore del vero, arriva da Tsai: mentre Iyer era ancora persa nel limbo del cambio di carriera, infatti, l’ingegnere era già riuscito a convincere una serie di investitori (tra cui Jay-Z) a portare milioni di dollari nel progetto, e aveva riunito un team di circa 40 scienziati per – come lo descriverebbe lui stesso – “risolvere la pizza”.
Rocket science e pizzerie automatizzate
Stellar Pizza è nata così – dalla primordiale necessità di fare un qualcosa di concreto per il bene dell’umanità. Prima di “risolvere la pizza”, tuttavia, il team aveva bisogno di “risolvere i funghi”. In che senso? Beh, quando Iyer si è unita alla causa di Stellar Pizza il team aveva già capito come impastare, spalmare la salsa di pomodoro e spargere alcuni condimenti, ma i funghi freschi (la compagnia si rifiuta di usare quelli surgelati) stavano presentando una serie di problemi: a causa della loro consistenza, infatti, finivano per formare grumi e attaccarsi ai lati degli “scarichi”, intasandoli.
Una situazione che pare uscita da una puntata particolarmente golosa del Laboratorio di Dexter, lo dobbiamo ammettere. Il prototipo finale è tanto anonimo quanto geniale: si tratta di una sorta di camioncino automatizzato (ma che non si guida da solo, importante notarlo) che porta al suo interno il robot-pizzaiolo che si occupa del proverbiale lavoro sporco. Hai capito, Musk? Chi se ne frega di Marte. “La nostra concorrenza è Domino’s” ha spiegato Tsai. “Non stiamo cercando di essere la pizza napoletana italiana, appena sfornata”. E nemmeno di colonizzare il Sistema Solare, beninteso.
Ragazzi, gli ingegneri amano risolvere i problemi – ed evidentemente amano anche la pizza. Chiaro, la missione potrebbe apparire decisamente meno nobile e ambiziosa di quella dichiarata da SpaceX, ma è anche nettamente più democratica. Vogliamo dire, la pizza è alla portata di tutti: “risolverla”, come dice Tsai, potrebbe giovare all’umanità intera. “Risolvere i problemi qui, sulla Terra, è davvero importante per me” ha commentato a tal proposito Tsai.
L’approccio imparato durante gli anni a SpaceX, in ogni caso, è stato importantissimo per portare Stellar Pizza alla luce: gli ingegneri coinvolti nel progetto hanno progettato e costruito internamente la maggior parte delle parti per i loro prototipi, ha spiegato Tsai, proprio come Tesla ha fatto per le sue auto e SpaceX per i suoi razzi.
Il primo lancio, nel frattempo, si è rivelato un successo: il camioncino di Stellar Pizza è apparso nel campus della University of Southern California, dove 180 clienti l’hanno preso d’assalto nei suoi primi cinque minuti di attività. Camioncino che, come abbiamo accennato, non si guida da solo: al suo interno, oltre al robot-pizzaiolo, si trovano due esseri umani che hanno il compito di rispondere alle domande dei clienti e inscatolare le pizze. Il futuro è già qui, ragazzi. E sa di pizza.