La pizza nell’era 2.0? La fanno i robot. Al MIT di Boston, stanno realizzando un sistema di intelligenza artificiale così da insegnare ai robot cos’è una pizza per poterla poi replicare: dalla lettura della ricetta alla cottura. Si tratta di un importante studio mirato a far realizzare ai robot quello che fino ad oggi ha realizzato soltanto la mano umana.
Al MIT è stato realizzato un vero e proprio network di reti neurali, rinominato PizzaGAN, in grado di prendere delle istruzioni, in questo caso una ricetta, di dosare gli ingredienti, controllare la cottura e servire il prodotto finito. Insomma, un vero e proprio cuoco robotico, degno dell’era digitale.
Ma come funziona? Il tutto è reso possibile grazie ad un metodo inventato nel 2014 da un giovane studente di Stanford, Ian Goodfellow, che oggi lavora al progetto Brain di Google. A 29 anni pubblicò una ricerca in cui dimostrava che con due sistemi di algoritmi che si sfidano, i GAN, la macchina è in grado di generare un apprendimento automatico senza supervisioni.
Prendendo in analisi lo specifico caso della pizza, gli algoritmi antagonisti hanno creato immagini della pizza prima e dopo la cottura, con più o meno mozzarella, pomodoro, basilico ecc… In questo modo il robot saprà esattamente cosa aggiungere o togliere e per quanto tempo cuocere la pizza.
Il risultato è un sistema non certo perfetto, ma comunque molto accurato. Gli scienziati hanno scoperto che PizzaGAN è in grado di generare la ricetta con una precisione dell’88%, anche nei casi di pizze con un condimento più elaborato.