Ma che burloni quelli dell’Economist: hanno disegnato una copertina nella quale paragona la crisi economia in UK al disastro della situazione in Italia, creando il neologismo Britaly. Non paghi, sulla copertina ci hanno messo Liz Truss con tanto di pizza e spaghetti in mano.
In pratica il noto settimanale inglese ha deciso che la sua prossima copertina riguarderà la disastrosa situazione economica del Regno Unito, situazione che ha visto Liz Truss silurata dal proprio posto come primo ministro britannico dopo soli 44 giorni di servizio. Manco il tempo di imparare il nome, insomma, che già gli inglesi cambiano primo ministro.
Comunque sia, l’Economist ha deciso di mettere Lizz Truss in copertina, vestita come Britannia, personificazione femminile della Gran Bretagna. Solo che poi le ha messo uno scudo con la bandiera inglese fatta di pizza nella mano destra, mentre nella sinistra, a posto del tradizionale tridente, ha una forchetta con degli spaghetti arrotolati.
Nell’editoriale, poi, l’Economist ha spiegato che il Regno Unito, nel corso degli ultimi anni, è diventato assai simile all’Italia. E non in senso lusinghiero, ovvio. Nel 2012, in un testo firmato da alcuni Conservatori, l’Italia era stata utilizzata come metro di paragone negativo (a dover proprio essere sinceri, non è che da allora siamo migliorati molto): eravamo fortemente instabili politicamente parlando (ma no, dai, abbiamo solo fatto cadere un governo in piena pandemia, ritardando così di mesi i provvedimenti da prendere… E poi lo abbiamo rifatto di nuovo… ok, non ce la possiamo fare), crescevamo molto lentamente, i servizi pubblici erano obsoleti e c’era anche poca produttività.
Queste caratteristiche negative, adesso, sono presenti anche nel Regno Unito e proprio dopo un lungo periodo durante il quale sono stati i Conservatori al potere. Curiosamente quel testo era stato firmato proprio da Liz Truss e da Kwasi Kwarteng, ministro dell’Economia fino a pochi giorni fa. Al momento Truss e Kwarteng sono considerati dagli inglesi come i principali responsabili della grave crisi economica e sociale che il paese di Re Carlo sta attraversando al momento.