Pizza Buitoni: dopo lo scandalo in Francia il sindaco di Caudry spinge per la riapertura

Dopo lo scandalo in Francia relativo alla Pizza Buitoni, visto che lo stabilimento è ancora chiuso, ecco che il sindaco di Caudry si chiede quando riaprirà.

Pizza Buitoni: dopo lo scandalo in Francia il sindaco di Caudry spinge per la riapertura

Il sindaco di Caudry ha chiesto a Nestlé quando intende riaprire lo stabilimento della Pizza Buitoni nella sua cittadina, quello coinvolto nello scandalo in Francia delle pizze contaminate da E. coli.

Il primo cittadino di Caudry ricorda a Nestlé che a quattro mesi di distanza dal ritiro dal commercio delle pizze Fraich’Up contaminate, ecco che lo stabilimento è ancora chiuso. Il sindaco ha bisogno di risposte concrete anche per capire quale sarà il futuro dei dipendenti.

Lo scorso 18 marzo lo stabilimento Buitoni di Caudry era stato chiuso a seguito del ritiro dal commercio delle pizze della linea Fraich’Up.

La produzione di pizze da parte di questo stabilimento era stata sospesa dopo che erano stati segnalati diversi casi di sindrome emolitico-uremica (HUS) provocati da una contaminazione da parte di E. coli e Shigella in soggetti che avevano mangiato queste pizze.

buitoni

La Public health France aveva confermato 56 cani e due bambini erano morti (un’altra delle bambine coinvolte nello scandalo, invece, è da poco riuscita a uscire dal coma). Successivamente la Procura di Parigi aveva aperto un’indagine per:

  • omicidio colposo
  • lesioni involontarie
  • inganno su merci pericolose per la salute dell’uomo o degli animali
  • esposizione o vendita di prodotti alimentari falsificati o corrotti e dannosi per la salute
  • commercializzazione di prodotti pericolosi per la salute e pericolosi per gli altri

Così lo stabilimento era stato chiuso e la sua ripartenza era subordinata al ritorno al rispetto delle normative vigenti. Viste le gravi anomalie in materia di igiene, pulizia e manutenzione dei locali e delle attrezzature riscontrati, infatti, il prefetto aveva stabilito che la fabbrica potesse riaprire i battenti solo a bonifica avvenuta.

Ma nonostante Nestlé si sia pubblicamente scusata l’11 luglio scorso, nessun annuncio è stato fatto in merito alla riapertura della fabbrica e al destino dei suoi 180 dipendenti. Secondo Frederic Bricout, sindaco di Caudry, dal punto di vista amministrativo la fabbrica avrebbe potuto riattivarsi già poche settimane dopo, nonostante le operazioni di pulizia e l’inchiesta in corso. L’impressione è che Nestlé non abbia poi tutta questa fretta di riavviare i macchinari.