A Piozzo si sono inventati la pizza al bollito di Carrù. Ne hanno parlato perfino a Melaverde, e si sa che quando una cosa finisce in tv è eletta a trovata super pop che merita la nostra attenzione. E quinidi eccoci qua, a studiare la creazione dello chef Bruno Picco del ristorante “Perlage” di Piozzo, che spiega che “L’obiettivo è: innovare la tradizione per non perderla mai”.
L’occasione è la prossima Fiera del Bue grasso, per cui lo chef si è voluto inventare una novità (che sarà disponibile per tutta la stagione invernale) per servire l’ormai vecchiarello e un po’ stanco classico bollito. Bruno Picco non è nuovo a creare pizze con ingredienti local: tempo fa, ricordano i media locali, si era pure inventato la pizza con la zucca, il prodotto tipico di Piozzo per eccellenza.
E quindi abbiamo riunito il Nord e il Sud dell’Italia, in un connubio d’amore che immaginiamo riuscitissimo. O no? In effetti, non è che ce lo immaginiamo moltissimo, questo impasto su cui vengono adagiati sette tagli di carne e le tre tipiche salse di accompagnamento, bagnet verd, bagnet rus e cugnà. Così, a naso, ci sembra un tantino un pasticcio. Ma d’altronde mio marito, che è uno dei grandi fan della pizza che io chiamo “svuotafrigo”, mi ha sempre cercato di insegnare che il bello della pizza è che ci si può mettere un po’ tutto quello che si vuole. Mi sa che, alla fine, forse ha ragione lui.
[Fonte: Unione Monregalese]