PIù del 17% del mercato del beverage analcolico in Italia è in mano a un’unica azienda

C'è un'azienda che detiene quasi un quinto del mercato del beverage analcolico; ed è anche e soprattutto merito di un certo record di noi italiani.

PIù del 17% del mercato del beverage analcolico in Italia è in mano a un’unica azienda

Che il mercato del bere analcolico stia vivendo un periodo di forte e fortunato fermento non è certo un mistero, all’Italia così come all’estero. Un paio di esempi? In Germania si beve sempre meno birra (al punto che a Monaco, patria dell’Oktoberfest, è spuntato il primo Biergarten analcolico), alla finale di Euro 2024 sono state le bevande no e low alcool a dominare le tendenze di consumo e la bilancia del mondo del vino è densa di segni in rosso. I motivi?

Beh, quelli sono molteplici. C’è la congiuntura economica avversa, che ha fatto scivolare l’acquisto di una bottiglia di vino pericolosamente in basso nella lista della priorità, fino di fatto a relegarla a “vizio rinunciabile”; e poi c’è una parallela e decisa tendenza che invece vuole premiare l’alimentazione sana e l’attenzione alla linea. Ebbene, in Italia a godere di tale fermento c’è soprattutto un’azienda: l’Acqua Minerale San Benedetto.

Che c’è, non vi aspettavate l’acqua in bottiglia?

bottiglie acqua

Colpo basso? Ma no, dai. Per carità, capiamo che nel parlare di birra analcolica e consumi di vino in calo (e pensate: non abbiamo neanche menzionato il dealcolato tanto antipatico a Lollobrigida!) uscircene poi con il nome di un’azienda che è nota anche e soprattutto per la sua produzione di acqua in bottiglia potrebbe stupire. O meglio, potrebbe farlo se non sapeste che l’Italia vanta da anni il record europeo di acqua in bottiglia consumata. 

Perché beviamo acqua in bottiglia? Perché beviamo acqua in bottiglia?

Numeri alla mano, Acqua Minerale San Benedetto è leader in Italia nel mercato beverage analcolico con una quota a volume del 17,1%; sintomo e al contempo risultato di un dominio addirittura più ampio.

Lo stesso marchio, infatti, può vantare primati nel settore dell’acqua minerale (quota a volume del 11,2%), nel Thè Freddo (quota a volume del 28,4%), nelle Bibite Gassate Non-Cola Low Calories Carbonates (quota a volume del 30,5%) e nel segmento delle Enhanced Waters con una quota a volume 37%.

Il consumo annuale di acqua in bottiglia nel Bel Paese è di 14,9 miliardi di litri annui, pari a 252 litri pro-capite nel 2022, cinque volte di più di Paesi come la Gran Bretagna; in una frenesia di consumo che affonda le sue radici anche e soprattutto nella convinzione che le alternative, di fatto, non esistono o se lo fanno sono di qualità pessima. I numeri analizzati nelle righe precedenti fanno presagire che ci terremo stretto il record ancora per qualche tempo: chissà che quel 17% non diventi, tra qualche tempo, un più tondo 20?