I ricercatori di Pisa hanno ideato una farina d’insetti che potrebbe diventare la base di mangimi per polli, pesci e animali domestici. O meglio: il progetto Feeds, così come riporta La Nazione, coordinato dall’Università di Pisa e finanziato dalla Regione Toscana, prevede di sfruttare gli scarti agricoli per allevare gli insetti da cui verranno poi tratte le farine proteiche atte a produrre mangimi per animali di qualità.
La professoressa Elisabetta Rossi del progetto Feeds ha spiegato che lo scopo è quello di riutilizzare lo spezzato di cereali e i residui della mondatura degli ortaggi come substrati per allevare insetti da trasformare in mangime. In questo modo gli scarti diventerebbero una risorsa nuova. Il progetto durerà tre anni e prevede la costruzione di un impianto capace di usare gli scarti agricoli per allevare due specie di insetti:
- Hermetia illucens, la mosca soldato nera
- Tenebrio molitor, il verme delle farine
Successivamente le larve e pupe verranno essiccate e macinate, in modo da essere poi trasformate in farine proteiche da inserire nei mangimi per le specie avicole, i pesci e anche gli animali da compagnia. A questo proposito, in realtà, è bene ricordare che nel Regno Unito esiste già un mangime per cani e gatti a base di insetti: viene prodotto dalla Yora Pet e nasce per essere un mangime monoproteico con una fonte proteica diversa dalle solite che vengono utilizzate in caso di allergie alimentari (cavallo, coniglio, galletto, maiale…).
Il fatto è che si parla spesso dell’uso di insetti nell’alimentazione umana e animale, ma in Occidente il fatto di mangiare direttamente gli insetti deve superare un enorme ostacolo culturale. Invece, utilizzare le farine nell’alimentazione degli animali, potrebbe contribuire alla sostenibilità delle produzioni zootecniche. Che dire: in fin dei conti Fido e Fuffi già si pappano le mosche quando gli capitano a tiro, loro non hanno certo ostacoli culturali da superare.