“Gli ultimi dati ci costringono a questa decisione“: così il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha motivato il coprifuoco con cui verranno vietato gli spostamenti dalle 23 alle 5.
La decisione è arrivata dopo un lungo confronto del presidente Alberto Cirio con il ministero della Salute e con i sindaci del territorio. La regione ha assistito a una rapidissima escalation dei contagi negli ultimi giorni, con una crescita persino più veloce rispetto alla Lombardia. Per questo è stato disposto il coprifuoco dopo la Lombardia anche il Piemonte, con il divieto di uscire di casa dalle 23 alle 5, se non per motivi di urgenza o di lavoro.
I nuovi casi di positività al Covid sono 2.032 in più in ventiquattr’ore e il report settimanale parla per il Piemonte di «rischio alto con alta probabilità di progressione». L’assessorato alla Sanità piemontese ha dichiarato che i ricoveri nei reparti a bassa e media intensità di cura stanno crescendo in maniera «esponenziale»
Così la Regione del Piemonte comunica che: allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi della pandemia, su tutto il territorio della Regione Piemonte a partire da lunedì 26 ottobre sono vietati gli spostamenti dalle 23 alle 5 del mattino, a eccezione di comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e urgenza, motivi di salute oppure il rientro a casa o presso la propria dimora, che dovranno essere certificate attraverso una autodichiarazione.
«Sono misure dolorose, ma condivise – spiega il presidente Cirio -, perché l’aumento del contagio degli ultimi giorni impone regole più rigide. Il sistema sanitario regionale piemontese e tutto il personale stanno facendo il massimo. ll potenziamento dei posti letto, delle terapie intensive e dei laboratori ci permette di combattere questa battaglia con maggior forza, ma servono comunque misure di contenimento modulate sull’evolversi dell’epidemia. Per questo lavoriamo ogni giorno con gli altri Presidenti, il Ministero della Salute e i nostri epidemiologi, monitorando ora per ora la situazione, pronti ad assumere, con la prudenza che ci ha contraddistinto fin dall’inizio, ogni decisione si renda necessaria per tutelare la salute pubblica».
Il modulo dell’autodichiarazione per certificare il motivo degli spostamenti indifferibili e urgenti potete trovarlo qui oppure è scaricabile sul sito del Ministero dell’Interno o della Regione Piemonte.
[ Fonte: Regione Piemonte ]