“Caccia libera” in Piemonte: la Regione ha chiarito che tra le attività consentite dalle norme anti Covid, sarà permesso ai cacciatori di uscire dal proprio Comune anche nei giorni in cui sarebbe vietato, come per esempio il giorno di Santo Stefano. Chi va a caccia può uscire dal proprio Comune di residenza, anche nei giorni in cui è vietato.
Nonostante i divieti previsti per le zone arancioni, è stato deciso che i cacciatori possono uscire dal proprio Comune di residenza per l’attività venatoria. Lo ha stabilito la Regione Piemonte in una nota inviata alle prefetture, alle province e ai comprensori faunistici (smuovendo qualche critica da parte della politica). Ma Coldiretti si schiera dalla parte di chi ha favorito la mozione: “il contenimento della fauna selvatica si configura come “stato di necessità”, al fine di limitare i danni alle colture, nonché mitigare il potenziale pericolo per la pubblica sicurezza e per conseguire l’equilibrio faunistico venatorio”.
Sarà così possibile cacciare anche nel giorno di Santo Stefano, che cade di sabato. Ma i cacciatori dovranno fermarsi i giorni di Natale e di Capodanno, solo perché cadono di venerdì che, assieme al martedì, è giorno di “silenzio venatorio”.
Questa decisione arriva dopo un altro tentativo andato a vuoto, deciso ancora a Maggio, in cui il precedente “liberi tutti” per la caccia, nonostante il Covid, era stato proposto in quanto “sport individuale”.
[ Fonte: Repubblica ]