Una ricerca condotta dall’organizzazione no-profit Environmental Working Group e pubblicata sul sito EWG ha dimostrato come in molti alimenti per bambini ci siano ancora pesticidi tossici. Si parla del 40% di cibi per l’infanzia analizzati da questo studio statunitense, ma ehi, c’è anche una buona notizia: tale percentuale sta scendendo nel corso degli anni. Inoltre pare che in nessuno dei prodotti biologici testati nell’indagine ci fossero sostanze chimiche. Quindi possiamo di fatto considerare due buone notizie.
Che ci fanno i pesticidi negli alimenti per l’infanzia?
L’EWG ha esaminato 73 prodotti e ha trovato almeno un pesticida in 22 di essi. Inoltre molti prodotti presentavano più di un pesticida e tali sostanze sono particolarmente pericolose per la salute dei bambini.
Sydney Evans, analista scientifico senior dell’EWG e co-autore dello studio, ha sottolineato come i neonati e i bambini piccoli siano particolarmente vulnerabili ai rischi per la salute causati dai pesticidi presenti negli alimenti. E questo considerando che la maggior parte dei bambini è esposta ai pesticidi proprio a causa degli alimenti.
Fra i pesticidi rilevati c’erano:
- acetamiprid: insetticida neonicotinoide pericoloso sia per gli esseri umani che per le api
- captan: collegato allo sviluppo di tumori
- fludioxonil: prodotto comunemente usato su frutta, verdura e cereali. Ritrovato in ben cinque prodotti, si ritiene che possa indurre danni allo sviluppo fetale, alterazioni ormonali e del sistema immunitario
Altri pesticidi rilevati sono collegati a danni al sistema nervoso e riproduttivo, mentre per altri quattro pesticidi trovati nei campioni ci sono addirittura pochissimi dati pubblicati sulla loro tossicità.
Particolarmente a rischio sono risultati essere gli alimenti a base di mela, seguiti da quelli a base di mirtilli, pere e fragole.
Olga Naidenko, co-autrice dello studio, ha spiegato che il sistema migliore per evitare i pesticidi è utilizzare prodotti biologici per l’infanzia che sono soggetti a normative molto più severe.
In effetti, però, come anticipavamo, due buone notizie sono saltate fuori dallo studio:
- i pesticidi negli alimenti per l’infanzia stanno diminuendo: lo studio attuale parla di un 40% degli alimenti contaminati, mentre un analogo studio del 1995 parlava di un 55% di campioni contaminati
- nei campioni provenienti da agricoltura biologica non erano presenti pesticidi
Il merito di tutto ciò potrebbe essere il Food Quality Protection Act adottato nel 1996 che chiedeva all’EPA di garantire una “ragionevole certezza” che i residui dei pesticidi non avrebbero più danneggiato neonati e bambini. Ed effettivamente, da allora, il clorpirifos, un pesticida in grado di danneggiare il sistema nervoso dei bambini anche in quantità limitate, è scomparso (considerate che il suo divieto per uso alimentare risale solo al 2021).
Evans ha concluso che qualsiasi residuo di pesticidi negli alimenti per bambini è preoccupante, ma i genitori possono tranquillizzarsi: alcune nelle sostanze chimiche più tossiche trovate nello studio del 1995 non sono state più rilevate.