Peste suina, la Liguria obbliga i cacciatori a lavare le zampe dei cani di ritorno dai boschi

In Liguria ha preso il via la nuova stagione di caccia, ma a causa della presenza della peste suina i cacciatori dovranno osservare alcune regole particolari.

Peste suina, la Liguria obbliga i cacciatori a lavare le zampe dei cani di ritorno dai boschi

In Liguria è scattato il proverbiale semaforo verde per la nuova stagione di caccia: considerando tuttavia l’attuale emergenza sanitaria riguardante la presenza della peste suina africana, diffusa in buona parte della provincia di Genova e nell’entroterra savonese, le autorità regionali hanno ritenuto opportuno introdurre nuove e particolarmente stringenti regole per i cacciatori che vorranno avventurarsi nei boschi locali. Il rischio, dopotutto, è che una disattenzione apparentemente innocua permetta al morbo di espandersi ulteriormente verso i territori limitrofi, permettendogli – nel peggiore dei casi – di penetrare con maggiore facilità all’interno degli allevamenti di suini.

cacciatori

Pertanto i cacciatori dovranno necessariamente lavare le proprie scarpe con varechina, igienizzare tutti gli indumenti utilizzati o le strumentazioni impiegate (fucili ovviamente compresi) e perfino lavare le zampe dei cani. Importante notare, per di più, che tali norme non sono solamente ristrette ai cacciatori, ma a tutti i frequentatori dei boschi: ricordiamo, a tal proposito, che gli appassionati di funghi dovranno per di più richiedere il permesso ufficiale alla Regione prima di avventurarsi alla raccolta.

La stagione di caccia al cinghiale prenderà il via il quattro di ottobre. “Il vero problema è che per rispettare le norme di biosicurezza volte a eradicare la peste suina, semplicemente non si sarebbe dovuto andare a caccia” ha commentato a tal proposito Guglielmo Jansen, presidente Wwf Liguria. “Invece l’amministrazione regionale, soprattutto in vista delle elezioni, ha come unico scopo quello di non irritare i cacciatori”.