Un passo in fila all’altro, con perizia e tenacia, coltivando la fiducia che le restrizioni vengano rimosse entro la fine dell’anno. Ci stiamo riferendo all’emergenza segnata dalla peste suina africana sul territorio della Sardegna, che di fatto ha paralizzato il flusso di export di carne: in passato vi parlammo dei diversi segnali positivi che, come aveva spiegato lo stesso sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, lasciavano intendere che l’isola fosse sulla proverbiale “strada giusta”; un ottimismo che a oggi può trovare una sana risonanza nel risultato del più recente vertice tenutosi in quel di Bruxelles tra le autorità regionali e i membri della Commissione europea.
“Oggi è stato compiuto un ulteriore e decisivo passo nel percorso di uscita definitiva della Sardegna dall’emergenza peste suina” ha commentato Costa, che di fatto ha capeggiato la delegazione sarda che ha incontrato la Direzione generale della Sanità e della Sicurezza alimentare. “Tutti gli impegni presi nella road map concordata con la Commissione europea sono stati pienamente rispettati. Confermo dunque la disponibilità dell’Ue di rivedere le restrizioni”. Il vento dell’ottimismo, in altre parole, continua a soffiare con impeto: le condizioni affinché le autorità sanitarie europee decidano di esprimersi a favore circa la caduta delle restrizioni ci sono, e con ogni probabilità verranno soddisfatte.
“Anche l’incontro odierno, infatti, ha dato riscontri estremamente positivi” continua Costa. “I dati e le relazioni tecniche presentati da Regione, Asl e Istituto Zooprofilattico, che ringrazio per la condivisione e la collaborazione, forniscono indicazioni robuste relativamente all’eradicazione della malattia, grazie ad un’attenta, puntuale e costante attività di sorveglianza attiva e passiva sull’intero territorio regionale”.