Coldiretti lancia l’allarme per i focolai di peste suina in Germania e chiede che venga vietata l’importazione di maiali dal paese tedesco. Ma non solo: Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, ha richiesto che vengano fermate non solo le importazioni di animali vivi che arrivano dalla Germania, ma anche di quelli in transito nelle zone coinvolte dai focolai.
Dai primi casi registrati, in Germania la peste suina si sta diffondendo in diverse regioni, fra cui Brandeburgo e Sassonia. Il contagio avviene sua tramite contatto fra animali malati, sia tramite attrezzature contaminate, fra cui anche i camion di trasporto.
Anche i cinghiali possono diventare veicolo di contagio. E considerando che in Italia nel corso degli ultimi anni i cinghiali sono prosperati, arrivando a circa 2 milioni di esemplari, se la peste suina arrivasse qui da noi sarebbe arduo confinarla.
Per questi motivi Coldiretti ha chiesto che, vista la facilità con cui la malattia si trasmette, un contagio a carico degli allevamenti italiani si tradurrebbe in un grave danno economico per le aziende e la pubblica amministrazione in quanto bisognerebbe spendere decine di milioni di euro per attuare i previsti interventi di prevenzione.
E pensare che solamente a luglio, la peste suina era stata debellata in Italia, tanto che era stato richiesto lo status di Paese esente.