Andiamo in Liguria perché qui, sempre nell’ottica di potenziare il controllo contro la diffusione della peste suina africana, ecco che i cercatori di funghi vengono promossi a cercatori di carcasse di cinghiali.
Che se fossimo in un videogioco diremmo che hanno ottenuto una nuova skill passando di livello, ma non siamo in un videogame e quindi il motivo di cotale promozione è l’approvazione in Giunta di una proposta di Alessandro Piana, vice presidente della regione Liguria con delega all’Agricoltura.
In pratica i cercatori di funghi e di tartufi e i cacciatori iscritti agli Ambiti Territoriali di Caccia che vogliono svolgere attività di allenamento e addestramenti dei cani otterranno l’autorizzazione per classificarsi come volontari qualificati per la ricerca delle carcasse di cinghiale nella zona soggetta a restrizione della regione.
Come a dire: già che siete in giro per boschi a cercare funghi o allenare cani, buttate un occhio e riferite se vedete carcasse di cinghiali qua e là. Secondo Piana questo accordo ha lo scopo di potenziare ulteriormente l’attività di monitoraggio che sta andando avanti da mesi nel tentativo di eradicare la malattia.
La proposta, poi, sottolinea ancora una volta come sia importante osservare integralmente le norme di legge per cercare e segnalare le carcasse, mantenendo in vigore tutte le misure di biosicurezza e i divieti vigenti.