Peste suina africana: confermati in Calabria due focolai

Confermati in Calabria due focolai di peste suina africana in alcuni suini allevati in allevamenti all'aperto

Peste suina africana: confermati in Calabria due focolai

Dopo la Lombardia (qui è stato segnalato il primo caso di peste suina in provincia di Pavia), ecco che sono stati confermati anche due focolai di peste suina africana in Calabria. Più precisamente, i focolai sono stati rilevati in suini provenienti da allevamenti all’aperto.

Cosa si sa dei focolai di peste suina africana in Calabria?

maiali

A dare la conferma è stato anche il Ministero della Salute che ha fornito aggiornamenti sulla situazione epidemiologica attuale, chiedendo contemporaneamente una nuova regionalizzazione alla Commissione Europea. Al momento, infatti, in Italia sono stati confermati 939 casi di PSA (670 casi in più rispetto al 2022), diffusi in sette regioni.

Parlando della Calabria, lo scorso 22 giugno erano stati registrati due focolai in due allevamenti di suini da riproduzione all’aperto, nel comune di San Luca, in provincia di Reggio Calabria. Al momento si parla di 5 maiali positivi alla peste suina africana, ma si teme che il focolaio possa allargarsi visto che un allevamento ospita 185 animali e l’altro 258 capi.

Nel frattempo la Dgsaf, cioè la Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari, ha reso noto che gli assessorati e le autorità di competenza del fatto che le autorità sanitarie della Calabria stanno mettendo in atto tutte le misure previste per la gestione dei focolai. Il che vuol dire che sono stati istituite le zone di restrizione e che gli approfondimenti epidemiologici stanno andando avanti.

Contemporaneamente, poi, si è intensificata la ricerca delle eventuali carcasse per quanto riguarda gli animali selvatici, implementando anche i controlli anagrafici nelle aziende che rientrano nella zona di restrizione.

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Stessa cosa, fra l’altro, sta succedendo anche in Lombardia dopo la scoperta della prima positività in una carcassa di cinghiale rinvenuta nel comune di Bagnaria, in provincia di Pavia (il comune rientrava già nella zona di restrizione di pertinenza del Piemonte). Pierdavide Lecchini, direttore generale, ha spiegato che “anche per quanto riguarda la regione Lombardia, visto il nuovo caso insistente in zona di restrizione parte II come già definita da precedenti disposizioni, saranno rafforzate le misure disposte dalle norme vigenti”.

Questi i casi attualmente registrati in Italia, regione per regione:

  • Piemonte: 455 casi nei cinghiali nella zona di Alessandria
  • Liguria: 359 casi nei cinghiali nelle zone di Genova e Savona
  • Lazio: 80 casi nei cinghiali e 1 focolaio in suini domestici nella zona di Roma
  • Calabria: 11 casi nei cinghiali e 4 focolai nei suini domestici nella zona di Reggio Calabria
  • Campania: 24 casi nei cinghiali nella zona di Salerno
  • Lombardia: 2 casi nei cinghiali nella zona di Pavia
  • Sardegna: 7 casi nei cinghiali e 4 nei suini domestici nelle zone di Nuoro, Sassari e nel sud della regione

Ultimo dato importante: secondo i dati diramati, il virus rilevato nell’Italia continentale è differente da quello che circola in Sardegna, mentre corrisponde a quello che circola in Europa ormai da diversi anni.