No, non potrete ordinarlo al ristorante di pesce di fiducia né degustarlo in un sushi bar: il pesce occhio di barile (o per i nostri amici a cui piacciono i paroloni, il macropinna microstoma) vive tra i 500 e i 4000 metri di profondità nelle fasce subartiche e temperate dell’Oceano Pacifico settentrionale, ed è stato recentemente filmato dagli scienziati del The Monterey Bay Aquarium Research Institute (MBARI) a Moss Landing, in California.
I spy with my barreleye, a new #FreshFromTheDeep!
During a dive with our education and outreach partner, the @MontereyAq, the team came across a rare treat: a barreleye fish (Macropinna microstoma). pic.twitter.com/XjYj04MOCt
— MBARI (@MBARI_News) December 9, 2021
A rigor del vero non si tratta di una vera e propria scoperta scientifica: questa particolarissima creatura degli abissi è stata scoperta nel 1939, ma è di fatto la prima volta che viene filmata. Gli scienziati hanno utilizzato un piccolo sottomarino controllato da remoto, immerso tra i 600 e gli 800 metri di profondità nelle acque dell’Oceano Pacifico. Ciò che rende così peculiare e, in un certo senso, “aliena” questa specie è l’aspetto della sua testa, che è completamente trasparente, quasi fosse l’abitacolo di una navicella spaziale. Si tratta, infatti, di una capsula semisferica che protegge gli occhi, mentre le piccole rientranze sul suo “volto” (che a un primo sguardo potrebbero fare pensare alle orbite) sono di fatto organi olfattivi.