Definirlo “litigio” non è affatto corretto. Si tratta più di assalto, follia forse, ma di certo non litigio: un litigio implica che le parti impegnate si affrontino a parole, nei casi più estremi (e di per sé già condannabili) magari arrivando alle mani. Quanto successo in un ristorante nel centro di Pescara, in pizza della Rinascita, non ha nulla a che vedere con un comune “litigio”: più semplicemente, un cliente ha cominciato a inveire contro un dipendente del locale per aver atteso troppo il pranzo, finché ha estratto una pistola e cominciato a fare fuoco ferendo il lavoratore al collo e al torace.
Ecco, per l’appunto: definirlo litigio forse dona all’evento un’aura di leggerezza inadatta al contesto. Dopo aver fatto fuoco contro il ragazzo, che al momento si trova nell’ospedale del capoluogo adriatico in gravi condizioni, l’aggressore è fuggito tentando di far perdere le sue tracce. Fortunatamente le forze dell’ordine, che avevano nel frattempo recuperato il video girato dalle telecamere interne dove si vede l’agguato, sono riuscite a intercettarlo sull’autostrada A14 mentre viaggiava a bordo di un taxi, e ad arrestarlo per tentato omicidio. Secondo la ricostruzione degli investigatori l’uomo aveva cercato rifugio da alcuni parenti prima di fuggire a bordo del taxi: per evitare di porre in una situazione di pericolo il tassista coinvolto, gli investigatori lo hanno rintracciato telefonicamente e comunicato con lui fino al momento del blitz. Gli agenti hanno trovato addosso all’uomo una pistola semiautomatica, che potrebbe essere l’arma usata nel ristorante.