Parlando di pesca, pare che il settore ittico sia in ripresa a partire dal mese di giugno dopo lo stop forzato con relativo calo provocato dal lockdown. E la ripresa riguarda sia la domanda che i prezzi. A dirlo è un report sul settore ittico pubblicato da Bmti, il quale ha anche rammentato il calo degli sbarchi del 40% da marzo a maggio, rispetto allo stesso periodo del 2019.
Durante i tre mesi di lockdown, anche le attività di pesca in Italia sono state messe a riposo dal fatto che ci fosse una scarsissima domanda di prodotti ittici freschi visto che ristoranti, mense e alberghi erano chiusi.
Oltre al calo degli sbarchi del 40%, a marzo il consumo dei prodotti ittici freschi è diminuito del 30% in volume e del 29% in valore rispetto a marzo 2019. Questa riduzione della domanda, poi, è andata di pari passo con l’aumento di acquisto dei prodotti ittici surgelati, trasformati e conservati che ha registrato un +22%.
Il calo, poi, si è avuto anche nel settore delle importazioni italiane di prodotti freschi, con un -18,7%, legato soprattutto al crollo del turismo. Ovviamente, poi, lo stop alla pesca e la diminuzione della domanda, ha comportato anche il conseguente blocco del mercati ittici all’ingrosso.