Un processo di coordinamento che porti a efficienza e dinamismo tra le forze lavoro che operano nel Mare Adriatico: è questo l’obiettivo verso cui sta lavorando il Ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli, evidenziato durante il suo intervento alla tavola rotonda “Sostenibilità ambientale nel settore della pesca e dell’intera filiera ittica” tenutasi ieri sera alla Capitaneria di porto a Trieste.
Un obiettivo che, come lo stesso Patuanelli ha sottolineato, è raggiungibile lavorando “attraverso la diplomazia, perché è necessario soprattutto in mare avere un atteggiamento comune, un coordinamento degli interventi di controllo. Il mare non ha confini e quindi è chiaro che il coordinamento delle forze che operano in Adriatico è fondamentale.” Si tratta quindi della necessità di un protocollo congiunto tra vari Paesi, ossia Croazia, Slovenia e Italia, rilevata tra l’altro perfino dallo stesso responsabile della Capitaneria triestina, l’ammiraglio Vincenzo Vitale.
Un fine verso cui “si sta lavorando grazie soprattutto al ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio”, ha spiegato Patuanelli, che invece ha voluto mantenere un certo riserbo circa eventuali tempistiche: “Non metto date e tempi quando non sono nella mia totale disponibilità, dico che il lavoro che si sta facendo è molto proficuo, credo ci sia un interesse comune a operare assieme, quindi vedo un percorso non in salita”.