I settori della pesca e dell’acquacultura potranno presto fare affidamento su di nuovi aiuti provenienti dall’Europa erogati in ottica delle difficoltà che il settore ha dovuto affrontare; difficoltà chiaramente dovute all’imperversare della pandemia prima e allo scoppio delle ostilità tra Ucraina e Russia poi. Si tratta a tutti gli effetti di misure che andranno a sommarsi a quelle già approvate e adottate verso la fine di marzo.
La Commissione europea ha di fatto proposto un nuovo emendamento legislativo al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca 2014-2020 al fine di integrare il primo pacchetto di misure, contenente una serie di compensazioni finanziare volte a tamponare i numerosi costi aggiuntivi innescati dalle crisi citate in apertura, il mancato guadagno degli ultimi tempi, l’immagazzinamento dei prodotti e, infine, la sospensione temporanea delle attività di pesca dove attualmente non sicure.
“I settori della pesca e dell’acquacoltura sono pesantemente colpiti dalla guerra in Ucraina” ha dichiarato a tal proposito il commissario Ue per Ambiente, Oceano e Pesca Virginijus Sinkevicius. “Sono ancora disponibili risorse finanziarie nel quadro del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca 204-2020. Con questa proposta, diamo la possibilità agli Stati membri di riassegnarli a misure specifiche per mitigare l’impatto socioeconomico della crisi”.