Nonostante il blocco alla pesca dei ricci di mare, i numeri della specie continuano a non aumentare. Insomma, qualcosa non quadra, e tutti gli indizi puntano in direzione della pesca di frodo. A tal proposito, il sindaco di Cabrars e Presidente dell’Area Marina Protetta Andrea Abis ha teso la mano ai ricciai invitando la Regione Sardegna a trovare delle soluzioni più efficaci.
Stando ad Abis, infatti, la dirigenza della riserva marina è l’anello più debole della filiera istituzionale, ed è un vero e proprio “problema sociale che richiede una soluzione con estrema urgenza”. Come accennato, l’ultimo monitoraggio non lascia alcun dubbi in merito: il numero dei ricci non aumenta, nonostante il blocco in vigore. “Il fermo senza un efficace controllo non risolve il problema” ha commentato ancora Abis “anzi crea un disagio sociale che richiede riscontri immediati che non possono essere scaricati solo sull’ente locale”.
La prossima mossa? Chiedere un incontro all’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente Gianni Lampis, in cui si spingerà per l’autorizzazione a qualche giorno di raccolto per attenuare il problema in questione. “La nostra proposta sarà quella di ideare un nuovo piano di gestione a lungo termine che metta a disposizione degli indennizzi per sopperire il periodo di fermo” ha spiegato Abis. “Non è corretto che il costo della tutela dell’ambiente sia totalmente a carico del comparto pesca”.