A Pesaro le forze dell’ordine hanno trovato il ristorante La Macelleria aperto con 90 persone a cena: il titolare è stato multato e il ristorante chiuso. Detta così sembra una delle tante storie del genere che si sentono in questo periodo, ma in questo caso la situazione è leggermente diversa: il titolare Umberto Carriera ha volutamente sfidato in tal modo l’ultimo DPCM del Governo per protestare contro le nuove restrizioni che impongono a bar e ristoranti di stare chiusi dopo le 18.
A Pesaro nel pomeriggio era stata organizzata una protesta in piazza da parte di ristoratori e esercenti. La Macelleria, invece, ha deciso di contestare le scelte del Governo in un’altra maniera: rimanendo aperto in barba a tutti i divieti e ospitando 90 persone a cena, il numero massimo permesso all’interno del locale nel rispetto del distanziamento.
Questi 90 commensali stavano mangiando e bevendo come se al di fuori di esso non ci fosse una pandemia che sta provocando tantissimi morti, guardando anche in TV la partita Milan-Roma. Sulla porta di ingresso, poi, un cartello indica #Soldout.
Sul posto arriva così la Polizia che bussa all’ingresso principale, ma senza che nessuno venga ad aprire. Solo in un secondo momento il titolare Umberto Carriera esce dalla porta secondaria e va a parlare con le forze dell’ordine.
E qui inizia una scena allucinante: Carriera spiega alla Polizia che non può farli entrare perché ha raggiunto la capienza massima. Lui ora sta lavorando e i poliziotti potranno entrare solo quando i clienti finiranno la cena. Ovviamente Polizia e Vigili fanno irruzione e avvisano i commensali che cominceranno ad identificarli, spiegando loro che devono uscire in quanto non possono stare lì.
Risultato? I clienti ignorano le indicazioni della Polizia e finiscono la cena in tranquillità, prendendo pure in giro i poliziotti e offrendogli una pizza. Mentre Polizia e Vigili attendono, i clienti continuano a mangiare, brindare, tutti senza mascherina, con i pizzaioli che proseguono nello sfornare le pizze. Partono anche applausi e selfie.
Qualcuno grida che Umberto è un ragazzo umile e che sta facendo tutto per loro, un altro che lavorare è un diritto e che la protesta andrà avanti. Questo perché, fra i clienti, ci sono ristoratori, baristi, titolari di palestre e piscine e operai.
Polizia, Vigili e Carabinieri non cercano lo scontro, tentano la strada del dialogo, ma senza grossi risultati. La cena intanto finisce con tanto di dolce finale, mentre Carriera urla che potranno anche arrestarlo, ma lui non chiuderà mai.
Il risultato di tutto ciò al momento è una multa da 400 euro e chiusura del locale per 5 giorni. Ma non finisce certo qui. Matteo Ricci, il sindaco di Pesaro, ha spiegato che Questore e Prefetto stanno valutando penalità decisamente più pesanti: protestare è legittimo, ma fare pagliacciate pericolose è contro la legge.
E il web si divide sulla questione: c’è chi inneggia al titolare e al suo diritto a protestare, chi sostiene che contestare vada bene, ma evitando di creare situazioni a rischio e chi si scaglia decisamente contro questo atteggiamento di sfida e spavalderia, caldeggiando sanzioni ben più severe non solo per il titolare, ma anche per tutti i clienti presenti.