A Pesaro sono stati comminate multe a due locali per assembramenti a Ferragosto: i gestori se lo aspettavano, ma specificano di essere stati minacciati dai clienti quando hanno provato a chiedere loro di indossare le mascherine e a non ammassarsi.
Partiamo con Maya Bay: qui il gestore Cristian Angelini sa di aver sbagliato e non cerca scuse. E’ consapevole che verrà multato per non essere riuscito a contenere la folla che durante Ferragosto ha deciso di ballare nel suo bar. Angelini ammette che la situazione gli è sfuggita di mano: quando ha capito cosa stava accadendo, ha deciso di spegnere la musica alle ore 19.
Angelini ha ammesso che pagherà questo errore di valutazione legato alla sua inesperienza: è infatti il primo anno che si trova a gestire il bar a Maya Bay e non aveva previsto di dover affrontare un flusso di centinaia di persone. Angelini, però, ha sottolineato un aspetto della vicenda: ha fatto più volte degli appelli affinché i clienti indossassero la mascherina e ha tentato, come ha potuto, di arginare la folla, ma non ci è riuscito.
Così alle 19 ha spento la musica, ma subito dopo sui social network hanno cominciato a girare i video della festa e alle 21 sono arrivati i Vigili per comunicargli che sarebbe stato multato. Angelini non contesta la multa perché effettivamente la situazione è fuori controllo, ma chiede al sindaco Ricci di non punirli anche con la chiusura: chiudere adesso dopo un mese e mezzo di lavoro sarebbe ingiusto (Ndtesto: e comunque col nuovo decreto di agosto non ci sarà più questo problema. Oltre a chiudere le discoteche, sarà vietato ballare in bar, locali e stabilimenti balneari).
Situazione analoga ai Bagni Itaca. Qui sono intervenuti sia i Carabinieri che la Polizia Municipale a causa delle segnalazioni di una ventina di passanti. Alessandro, il gestore del bar, ha spiegato che si era accorto degli assembramenti, ma non se l’è sentita di spegnere la musica perché tanto si sarebbero affollati lo stesso.
Inoltre avevano acquistato parecchia merce per il Ferragosto e non volevano buttare via tutto. Ma Alessandro segnala anche un altro fatto: lui ha chiesto ai ragazzi di mettere le mascherine, ma non solo è stato ignorato, ma è stato anche minacciato. Non avrebbe potuto fare nulla, erano comunque in troppi per riuscire a fermarli.
Le cose sono andate diversamente ai Bagni Tiki. Qui il gestore Abi di Osteria che bici ha spiegato quali precauzioni ha adottato. Prima di tutto ha ingaggiato un buttafuori, poi ha spiegato chiaramente a tutti i clienti che sarebbe stata messa della musica, ma che era vietato ballare (ha scelto appositamente musica d’ambiente). Poi ha anche messo a disposizione gratuitamente 150 mascherine per gli sprovveduti che ancora continuano a girare senza.
Tuttavia anche per lui non sono state tutte rose e fiori: si è ritrovato a litigare con alcuni giovani che avevano iniziato a fare assembramenti, obbligandoli poi ad andarsene via con maniere decise. Abi ha poi spiegato che il problema non sono stati certo i controlli assenti, ma che chi metteva la musica doveva far rispettare da subito le regole: ingaggiando un buttafuori e seguendo certi comportamenti, tutti erano costretti ad adeguarsi.