Attualmente sono saliti a venti i ragazzi che a Pesaro sono stati vittime di un‘intossicazione alimentare. E tutto per colpa di una tartare di tonno. Inizialmente a finire al Pronto Soccorso di Pesaro erano state tre ragazze di età compresa fra i 23 e i 26 anni.
Le tre, di cui residente a Saltara e due di Fano, sono arrivate in ospedale con sintomi come tremori, nausea e eruzioni cutanee. I medici hanno così ipotizzato che la causa potesse essere un’intossicazione alimentare causata da qualcosa che avevano mangiato nelle ore precedenti.
Dall’anamnesi è emerso che le tre ragazze avevano mangiato qualche ora prima una tartare di tonno in un ristorante di Fano. Insieme a loro c’erano anche degli altri amici che, però, non avevano ordinato la tartare e quindi non avevano manifestato sintomi.
Le tre ragazze sono così state trasferite nel reparto di Cardiologia: le tossine responsabili dell’intossicazione, infatti, potrebbero causare problemi al cuore e per questo motivo il primario ha deciso di tenerle sotto stretto controllo nel reparto più opportuno.
Nel corso delle ultime ore, però, si è venuto a sapere che altre venti persone si sono sentite male dopo aver mangiato una tartare di tonno in un ristorante della zona mare. Nessuna di queste persone, fortunatamente, è dovuta ricorrere alle cure in ospedale. Indagando si è scoperto che la carne di tonno usata per la tartare conteneva alti livelli di istamina. Svelato l’arcano, ecco che il fornitore ha scritto una lettera di scuse.
Un caso similare era successo anche lo scorso 15 agosto: due turiste di Milano avevano mangiato una tartare di tonno in un ristorante di Gabicce, accusando poi sintomi come diarrea, vomito e febbre.
Sempre ad agosto, ma a Trevi, 50 campeggiatori erano stati vittime di un’intossicazione alimentare, ma in questo caso non si escludeva la Salmonellosi.