Destino sempre più incerto per Pernigotti: salta l’accordo anche con Spes. Qualche giorno fa erano saltate le trattative fra il Gruppo Toksos e Giordano Emendatori per quanto riguardava la cessione del settore gelati a quest’ultimo. Ma Spes sembrava tranquilla per quanto riguardava i suoi accordi per il reparto cioccolato-torrone. Tuttavia adesso, a tre giorni soli dalla scadenza prevista per la firma dei contratti, ecco che arriva un nuovo colpo: la proprietà turca della Pernigotti ha comunicato alla cooperativa torinese Spes il recesso del contratto preliminare.
Antonio Di Donna, presidente della Spes, tutto si aspettava fuorché questo. Pur non avendo ricevuto alcun dato ufficiale, la Spes aveva capito che l’accordo fra Emendatori e Pernigotti fosse ormai irrecuperabile, ma si pensava che gli accordi fra Pernigotti e Spes, non avendo mai avuto nessun problema finora, venissero chiusi come concordato in precedenza.
Tuttavia, a sorpresa, dopo settimane in cui le società hanno contribuito per creare un contratto, ecco che è arrivata di punto in bianco la comunicazione del recesso. Adesso il futuro della Pernigotti di Novi Ligure e dei suoi 150 dipendenti è più incerto che mai: il piano di salvataggio si basava proprio sull’acquisizione del settore cioccolato-torrone da parte della Spes e di quello dei gelati da parte di Emendatori.
Di Donna della Spes si è dichiarato profondamente deluso perché il progetto che avevano ideato avrebbe potuto rilanciare la Pernigotti. Adesso Di Donna aspetta di partecipare all’incontro del Mise del 2 ottobre a Roma per capire perché Pernigotti abbia voluto bloccare le trattative anche con Spes. Da canto suo Spes non si è certo fatta da parte ed è disponibile a riaprire le trattative in qualsiasi momento, basta che tutte le parti siano seriamente convinte di voler portare avanti il progetto.
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