Ok, è ufficiale: Pernigotti passa definitivamente in mano a JP Morgan. Con la firma del closing del passaggio definitivo delle quote societarie dell’azienda, ecco che tutto passa dalla famiglia Toksoz a Lynstone, la soecietà veicolo del Gruppo J.P. Morgan.
A dare la notizia è stato Raffaele Benedetto, segretario generale di Flai Cgil. Con la Pernigotti eravamo rimasti al prolungamento della cassa integrazione straordinaria di altri 12 mesi e con la chiusura della vendita delle azioni rinviata al 20 ottobre. Puntualmente, adesso, è arriva la conclusione di questa vicenda.
Raffaele Benedetto ha sottolineato che il buon governo della trattativa, la perseveranza dei dipendenti e la lotta, hanno condotto al salvataggio di questo storico marchio. Da adesso i sindacati si impegnano a controllare che non vengano commessi gli stessi errori della dirigenza uscente.
I dipendenti coinvolti sono circa cinquanta. Piero Frescucci, rsu Uila Uil, ha spiegato che hanno ottenuto ciò per cui hanno sempre lottato, ovvero che la famiglia turca se ne andasse e che al suo posto arrivasse qualcuno che fosse in grado di gestire questa azienda.
Anche Rocchino Muliere, ex sindaco di Novi, ha voluto dire la sua, visto che dal 2018 segue da vicino questa vicenda. La sua speranza è che la nuova dirigenza abbia la volontà di proseguire e rilanciare la produzione nella loro città. E spiega che, anche da parte degli amministratori, ci sarà un’attenzione particolare verso chi ha acquisito la proprietà.