Ah, TikTok: la vetrina dell’umanità dell’età contemporanea. Verace, rappresentativa e pericolosa, specchio di creatività e follia, popolata da individui in lizza per il Premio Darwin che ambiscono a far fuori duemila pinte di birra in duecento giorni, a coprirsi di birra per abbronzarsi meglio, a mangiare caramelle all’azoto liquido (finendo intossicati). L’ultimo arrivo al banco degli imputati è quello della “frutta di vetro“.
Nota anche come Tanghulu, si tratta fondamentalmente di frutta ricoperta di zucchero indurito, croccante e brillante come vetro. Per prepararla è sufficiente mettere nel microonde una miscela di zucchero a acqua a intervalli di 30 secondi finché non bolle, e dopodiché immergere gli spiedini di frutta (preparati in precedenza) al suo interno. Si aspetta qualche minuto et voilà, les jeux sont faits: frutta in vetro. Cosa potrà mai andare storto?
Ustioni e corse all’ospedale
La nostra è chiaramente una domanda retorica. Acqua e zucchero bollente e bambini: un’equazione che rischia di produrre risultati tutt’altro che piacevoli. Dall’altra parte dell’Oceano Atlantico lo Shriners Children’s Hospital di Boston ha ritenuto opportuno diramare un annuncio ufficiale in cui raccontava un netto aumento dei casi di bambini affetti da ustioni gravi causate dallo zucchero. Fare due più due non è mai stato più facile.
“Quando lo zucchero viene sciolto nel microonde in questo modo finisce per immagazzinare una grande quantità di energia termica” ha spiegato Colleen Ryan, MD, chirurga specializzata in ustioni presso l’ospedale pediatrico di cui sopra. “Le ustioni che provoca sono particolarmente profonde e dolorose, molto più di quelle provocate dall’acqua bollente, ad esempio”. Il risultato?
“Una o più macchie di ustione, magari piccole ma profonde, spesso in aree sensibili come la mani o il viso”, ha continuato la dottoressa. La stessa Ryan ha poi affermato che numerosi altri suoi colleghi, tanto negli Stati Uniti quanto nel resto del mondo, hanno segnalato un curioso aumento degli infortuni di questo tipo.
Il consiglio, come potrete intuire, è rivolto soprattutto ai genitori: occorre monitorare con attenzione (ma senza essere eccessivamente invadenti) la dieta mediatica dei più piccoli, e supervisionarli nel caso in cui decidano di replicare trend come quello della “frutta di vetro”. L’alternativa, sapete com’è, potrebbe anche essere quella di allontanarli del tutto da una vetrina – quella dei social – ormai notoriamente ed evidentemente pericolosa.