Per ora la minaccia dei dazi USA fa bene al Prosecco

Le aziende di import vinicolo degli States cercano di mettere una pezza prima che sia troppo tardi, e ne giovano i vini italiani più amati oltreoceano, Prosecco in primis.

Per ora la minaccia dei dazi USA fa bene al Prosecco

USA e UE continuano a giocare a “rilancia il dazio”, con tutte le conseguenze – attuali e future – del caso. Dopo la minaccia trumpiana di imporre una tassa del 200% sul vino europeo, gli importatori a stelle e strisce dovevano pur fare qualcosa; la scelta è ricaduta sul fare scorta di bottiglie, prima che un Prosecco prezzato in media 15 dollari arrivi a costarne la bellezza di 45.

La soluzione momentanea degli importatori statunitensi

bicchiere-di-vino-bianco

L’idea degli importatori americani ricorda un po’ i tempi del COVID, quando la gente faceva scorta di farina al supermercato come se avesse in mente di aprire un panificio. Ma come dare torto a chi lavora in questo settore e si trova a fare i conti con la minaccia di una tassa al 200% sull’import di vino europeo?

Se sul confine tra USA e Canada la guerra dei dazi si combatte anche a suon di simpatico marketing, le aziende statunitensi che importano alcolici dall’Europa cercano di tappare i buchi con soluzioni pratiche, facendo incetta di bottiglie a prezzi normali finché sono in tempo. Così si registra un +3% sugli ordini di pinot grigio e un emblematico +8% sugli ordini di Prosecco.

Trump annuncia dazi al 25%: a rischio 7,8 miliardi di export italiano Trump annuncia dazi al 25%: a rischio 7,8 miliardi di export italiano

Diciamo emblematico perché il bianco a base di glera è sempre più apprezzato dall’altra parte dell’oceano, ma i dazi minacciati dal presidente potrebbero rendere ogni sorso un po’ più amaro. Jeff Zacharia, presidente dell’azienda Zachys che distribuisce vini di alta gamma nello Stato di New York, spiega che l’80% delle bottiglie che vendono arriva dall’Europa, per cui gli importatori dipendono dal Vecchio Continente.

L’accaparramento di una gran quantità di vino – prima che sia troppo tardi – è sicuramente positiva sul breve termine per il settore vitivinicolo dello Stivale, ma se Trump dovesse continuare sui suoi passi, l’andamento attualmente favorevole del mercato italiano dell’alcol risentirebbe oltremodo della batosta.