Per l’uscita del suo nuovo singolo, MYSS KETA si fa piatto da portata

MYSS KETA colpisce ancora, stavolta con il cibo. Nel nuovo singolo l'artista si fa piatto da portata fra chioma glassata e seni di gelatina.

Per l’uscita del suo nuovo singolo, MYSS KETA si fa piatto da portata

MYSS KETA è fatta così. Fatta per sorprendere, provocare, esibire ed esibirsi. E adesso anche farsi mangiare, in senso letterale. La cantante e artista si è infatti trasformata in un gigantesco piatto da portata in occasione del suo nuovo singolo. La performance a tema food, realizzata in collaborazione con Forniture Pallotta, è diventata il videoclip ufficiale che accompagna la canzone.

Il videoclip

Myss-Keta.1

Il video della nuova hit postato venerdì su Youtube si apre con la dicitura: “Il 16 ottobre MYSS KETA ha organizzato una performance presso Spazio Isola, Milano, per presentare al mondo VOGLIONO ESSERE ME, la sua nuova canzone”. Le immagini si aprono con un singolo oggetto su sfondo grigio. L’ambiente è spartano ma, conoscendo MYSS KETA, sappiamo già che sta per arrivare qualcosa di parecchio massimalista.

La performer non delude, anzi con gambe e braccia che spuntano da questo sarcofago/tavolo al centro dell’azione ci fa già pregustare il piatto forte. Che poi è proprio lei, il banchetto umano colmo di leccornie stile finger food di cui, più tardi, un pubblico vorace è ansioso di cibarsi. Oltre agli arti, l’unica parte visibile della cantante è il viso sempre parzialmente mascherato. Tranne la bocca naturalmente, che racconta il corpo come metafora nel ritornello Vogliono essere me ma non hanno lo swag, ah / Il look è chip, il mondo è chip, vai copycats / Vogliono essere me ma non hanno la verve (Ah, ah) / Non hanno il look, non hanno il mood, non hanno il savoir faire.

La performance

Myss-Keta.2

L’intento di MYSS KETA è chiaro, che poi è anche l’ultima moda del dissing in tutti i campi. Ma che dire della realizzazione di una performance così minuziosa? Perché le immagini, per quanto provocatorie, sono oggettivamente bellissime e piene di dettagli. Il merito di questo food design da dipinto rinascimentale è di Forniture Pallotta, progetto artistico-culinario di Alessandra Pallotta che mette da anni il cibo al centro, unendolo a tutte le forme d’arte.

Stavolta è toccato alla musica, come affermano le artiste intervistate da Tuorlo Magazine. “Con MYSS KETA abbiamo deciso di unire cibo e musica. Ricostruendo il corpo di MYSS KETA con tutte parti da mangiare, attraverso il cibo le persone potevano nutrirsi del suo talento”. Non cibo qualsiasi però, in fondo stiamo parlando di un’artista controversa che poco ha a che fare con il mainstream.  “Alla base del concept quindi c’era la realizzazione di questo mondo fiabesco, discostandosi anche da quello che è l’immaginario del mangiare sul corpo”.

E dunque tra capelli glassati e pralinati, crema sui tacchi e seni che diventano budini di gelatina, si consuma questo banchetto, tra eccessi à la Marie Antoinette e atmosfere splatter da film sul cannibalismo. “Una forma diversa da dare al cibo per farla uscire dal piatto, unirla all’arte e farle vivere un’altra vita”. Siamo decisamente d’accordo con le food designers: probabilmente non guarderemo più un buffet con gli stessi occhi.