Lo chef influencer si sbottona (più del solito). In un’intervista al magazine online Mowmag Andrea Giuseppucci, alumno del Noma e oggi imprenditore di se stesso presso l’Instagram, ha parecchie cose da dire. Su di sé ma anche sulla cucina italiana, su Masterchef, sulla carbonara di Max Mariola, sull’essere bello bello bello in modo assurdo. Fra tante opinioni, quella che è rimbalzata di più su social e news riguarda il pistacchio che “sarebbe la rovina della Sicilia”. A noi però non ne è sfuggita un’altra: la frecciatina davvero poco elegante e non richiesta a Elly Schlein che, a detta di Giuseppucci, “mi sembra abbia bisogno di vitamine”.
Chi è Andrea Giuseppucci
Finora è probabile che, nonostante i 44mila followers, non abbiate mai sentito parlare di Andrea Giuseppucci. Lo chef marchigiano fa gavetta in Francia e Danimarca, finisce al Noma e da qualche mese inaugura un format sul profilo personale Instagram in cui, come descritto in bio, “Qui cucino ricette da rifare a casa!”. Da chef a food blogger, aiutato (come ammette lui stesso) dalla un’immagine ammiccante e seducente. Gestita, perché i fenomeni social non accadono a caso, dalla talent agency Wannabe Management.
Insomma, non stiamo parlando di un celebrity chef o partecipante a reality show, anzi. Nel corso dell’intervista, alla voce “Masterchef” Giuseppucci fa capire di non essere un fan. “Ho visto le prime tre o quattro edizioni. […] Masterchef poteva fare la differenza, ma i giudici sono sempre gli stessi e dicono sempre le stesse cose e vincono sempre i personaggi più eccentrici”. Come dargli torto.
Lui piuttosto si considera una bourdainista, discepolo (a modo suo) della filosofia di Anthony Bourdain. “Se mi dici cosa vuoi diventare e a cosa mi ispiro ti dico: Anthony Bourdain, lo chef che può cucinare dappertutto con qualsiasi cosa e magari può farlo con un abito di Armani o con una camicia che ha preso al mercato”. Non siamo proprio sicuri che la prima preoccupazione del compianto chef fosse proprio l’estetica – o il lanciarsi in opinioni sulla qualunque, come in questo caso.
Influencer e opinionista
Giuseppucci, in sostanza, si è ritagliato un suo spazio sui social. Bravo e bello ok, ma tanto basta per intervistarlo sui massimi sistemi? Pare di sì, anche se i dubbio restano. Visto che ci siamo però, analizziamole un attimo queste opinioni. Perché sono tante, tantissime, e l’impressione generale è che si tratti di un’accozzaglia calcolata per far parlare di sé toccando tutti i temi caldi a disposizione.
Come la dichiarazione, sulla scia del successo di libro e podcast DOI, che “la cucina italiana non esiste”. E quella sul pistacchio, il cui abuso in pasticceria e altrove “è la rovina della Sicilia nei social”. A cui seguono, incalzate dalle domande al passo con le polemiche, l’opinione sulla carbonara virale a 30€ (“nessuno ti obbliga a mangiare una volta a settimana la carbonara di Max Mariola”), sul fine dining in Italia, su Giorgione. In coda le inevitabili carne sintetica e farina di grilli (con risposta riservata solo alla seconda) e un’appendice classica su cosa mangiare prima e dopo fare l’amore. Un “figo che non recita” per forza di cose dovrebbe saperlo, supponiamo.
La frecciata a Schlein
Pochi o nessuno però si sono soffermati sul commento riguardante Elly Schlein. A parte il problema sorge a monte: che senso ha chiedere “Che piatto faresti a Giorgia Meloni” o alla Segretaria PD? Chi intervista aveva finito gli argomenti? O piuttosto si tratta del solito sessismo malcelato che riguarda gli chef manzi e il trattamento delle donne in cucina? La risposta però è persino più assurda, e da sola riesce a far trasparire molto più di quanto emerso dal resto dell’intervista.
A fronte del “Meloni mi sembra abbia dei gusti semplici. Le farei un riso in bianco con olio e parmigiano” (che già qui te lo tirerebbe dietro), lo chef replica: “Schlein mi sembra abbia bisogno di vitamine. Quindi un bel succo fatto in casa”. Magari Giuseppucci ha avuto accesso alle analisi del sangue, l’ha vista pallida e affaticata. Magari è stato colto di sorpresa e ha detto la prima cosa che gli è venuta in mente. O magari, dopo tante risposte calcolate, ha finalmente rivelato quello che pensa davvero.