I nostri lettori più fedeli lo sanno già – a Euro 2024 la birra sta diventando un problema. Non perché sia poca, beninteso (siamo pur sempre in Germania, no?), o addirittura vietata come era stato per la Coppa del Mondo in Qatar; ma perché di fatto è troppa.
Troppa birra? Ma di che stiamo parlando? Permetteteci di farvi un piccolo riassunto: molti tifosi – compresi, naturalmente, quelli Azzurri – hanno preso l’abitudine di fare vere e proprie “docce” di bicchieri, con o senza birra, verso i giocatori. Nulla di nuovo, a dire il vero: peccato che, in alcune partite (come Serbia – Slovenia) lo stesso annunciatore dello stadio si è visto costretto a chiedere ai tifosi di moderare un po’ i toni.
Non solo bicchieri, naturalmente: c’è anche chi si lascia pervadere dalla felicità e della frenesia al punto da dimenticarsi che agitare violentemente un bicchiere colmo di birra non è la migliore delle idee. Ecco, Heineken ha la soluzione: per una sola partita dell’Inghilterra ha lanciato HeineCare, una forma di assicurazione che permette di ottenere una birra sostitutiva per ripagare quella saltata fuori dal bicchiere per la gioia di un gol.
Come funziona l’assicurazione di Heineken?
Molto semplice – talmente tanto che ve l’abbiamo già spiegata in una sola riga, a dire il vero: HeineCare è rimasta valida solo (per ora) per la partita contro la Slovacchia del 30 giugno, decisiva per accedere ai quarti di finale, e per entrare in funzione doveva obbligatoriamente essere sottoscritta prima del calcio d’inizio.
La promessa era quella di offrire gratuitamente una birra sostitutiva in caso di eccesso di gioia, come accennato. Ma dietro l’operazione c’è più che una simpatica generosità sportiva: la raccolta delle firme e dei dati, infatti, ha permesso a Heineken di arricchirsi di preziosi dati di prima parte dei consumatori utili per il CRM.
Il secondo e forse più immediato beneficio è l’assicurazione per la birra ha inevitabilmente fatto parlare del brand, ponendolo anche e soprattutto sotto di una luce più umana e, per l’appunto, simpatica. D’altro canto è bene notare che operazioni di questo genere non sono affatto casi isolati: in quanti si ricordano dell‘assicurazione per le macchie da ketchup che Heinz aveva lanciato in Arabia?