Per la prima volta la Cina produce un whisky, e non sarà l’ultima

Pernod Ricard ha lanciato il primo whisky prodotto in Cina, ma Diageo sta già preparando la risposta.

Per la prima volta la Cina produce un whisky, e non sarà l’ultima

È corsa per l’oro del Paese del Dragone. I concorrenti sono due pesi massimi del mondo degli alcolici – Diageo, gigante inglese, e Pernod Ricard, colosso d’Oltralpe – e l’arma scelta è il whisky. Il vantaggio, al momento, pare sia nelle mani del gruppo francese, che proprio nelle ultime ore ha annunciato il lancio del primo whisky di fabbricazione cinese nella sua distilleria del Sichuan; ma dal canto suo Diageo ha già contrattaccato dichiarando che completerà la costruzione della propria distilleria, situata nella provincia dello Yunnan, proprio alla fine di questo mese.

In palio, come i nostri lettori più smaliziati avranno probabilmente già intuito, c’è la Cina – mercato ancora relativamente giovane per quanto concerne il whisky e che promette fertilissimi margini di crescita. D’altro canto, è bene notare che quello cinese è già il secondo mercato unico più grande per Pernod Ricard (il primo, a scanso di equivoci, sono gli Stati Uniti); mentre Diageo, in una presentazione agli investitori, ha sottolineato la sua piena determinazione nel volere imporsi come marchio di successo anche in questo particolare angolo di mondo.

Pernod Ricard, Diageo, il whisky e la corsa per la Cina

whisky

È iniziata la guerra del whisky in Cina, in altre parole. Il primo affondo, come accennato in apertura di articolo, è naturalmente stato messo a segno da Pernod Ricard con il lancio del suo Chuan Pure Malt Whisky, prodotto per l’appunto nella sua distilleria.

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Al momento, è bene notarlo, si contano ventisei distillerie di whisky in tutta la Cina (con altre in costruzione, come quella di Diageo), ma di fatto Pernod Ricard è riuscito a tagliare per primo il traguardo lanciando il primo whisky prodotto in Cina e creato su misura per il consumatore cinese.

Stando a quanto lasciato trapelare il prezzo al pubblico è di 888 yuan (equivalenti grossomodo a 115 euro): un numero assolutamente non scelto a caso, dal momento che viene considerato come di buono auspicio nella cultura locale (pensate un po’ come al nostro diciassette o al tredici ma al contrario, ecco).

Al momento il mercato del whisky in Cina è relativamente piccolo con un valore complessivo che si aggira attorno al miliardo di dollari, con un tasso di crescita composto che – secondo le più recenti previsioni – dell’1,72% fino al 2028.

“L’inaugurazione di The Chuan Distillery è il culmine di un’avventura pioneristica” si legge in una nota stampa emessa da Pernod Ricard. “Abbiamo unito la bellezza naturale del paesaggio dell’Emeishan con l’abilità e la maestria dei nostri distillatori per produrre un whisky di cui essere orgogliosi. Darà forma a un’esperienza nuova e unica per gli appassionati di whisky per molti anni a venire”.