Sarebbe probabilmente felice Bob Noto, gigantesco gastronomo dei nostri tempi dal cuore d’oro e dalla parlantina sciolta e irriverente, di sapere che il premio in suo onore è finalmente finito nelle mani di una donna, Mariella Organi de La Madonnina del Pescatore di Senigallia.
Una donna di sala, che come tante sanno fare la differenza nella costruzione dell’accoglienza e dell’esperienza che circonda un ospite di un ristorante. Certo, ci sarebbe da soffermarsi, ancora una volta, sul fatto che il ruolo delle donne spetta alla sala e quello degli uomini alla cucina, ma il mondo sta cambiando, dicono tutti, e noi attendiamo fiduciosi compiacendoci dei primi timidi segnali. Il primo dei quali è premiare una grandissima donna di sala, Mariella Organi, appunto, che con la sua grazia e la sua empatia (la virtù scelta per rappresentare il premio Bob Noto quest’anno) ha convinto la giuria – composta dalla moglie di Bob Noto Antonella Fassio, dagli chef Ferran Adrià, Davide Scabin e Paolo Griffa, dall’editore Marco Bolasco, da Sara Peirone di Lavazza e dagli ideatori di Buonissima, la manifestazione durante la quale il premio viene assegnato, Luca Iaccarino, Stefano Cavallito e Matteo Baronetto.
Il premio Bob Noto 2024
Ospitato come sempre ne La Centrale nella Nuvola Lavazza per l’inaugurazione ufficiale di Buonissima 2024, il premio vuole ricordare i meriti di Bob Noto in ambito artistico e gastronomico e viene assegnato al personaggio del mondo della gastronomia che abbia affinità con le qualità che lo caratterizzavano. Tutte le sfaccettature della sua personalità – l’ironia, il senso estetico, l’irriverenza, l’empatia – vengono prese come riferimento per l’assegnazione del premio.
Dopo quello ad Andoni Luis Aduriz per l’irriverenza, a Massimiliano e Raffaele Alajmo per l’ironia e a René Redzepi, chef del Noma di Copenaghen per la creatività, quest’anno il Premio ha come metro di scelta l’empatia centrale.
“È un premio che mi tocca profondamente prima di tutto dal punto di vista personale e poi professionale. Bob è stata una figura importante nella mia vita e in quella di Moreno. L’incontro con lui è stato molto significativo, amiamo Torino anche grazie a lui e oggi sono molto felice di vedere quanto il suo impegno trasversale per sostenere l’enogastronomia, la bellezza, l’arte e la profondità del cibo sia ancora così importante per questa città e credo che Buonissima ne sia l’eredità”, ha detto una commossa Mariella Organi.
Chi era Bob Noto
Finissimo gastronomo, scopritore di talenti culinari, amante del buon cibo e della bella vita, fotografo, istrione, grafico: Bob Noto è stato un grande conoscitore della gastronomia internazionale, un influencer ante litteram, se mai ce n’è stato uno in questo mondo.
A lui, Buonissima dedica – oltre al premio annuale – anche una proiezione speciale del documentario dedicato alla sua vita, a cura del regista Francesco Catarinolo. Il documentario, prodotto da Pandora con il sostegno della Film Commission Torino Piemonte e il Gruppo Lavazza, esplora la carriera di Bob Noto, fotografo, e gourmet, riconosciuto per la sua capacità di scoprire e valorizzare talenti culinari. Attraverso interviste esclusive con chef famosi, colleghi, amici e la sua famiglia, “Bob Noto: The World’s Finest Palate” offre un ritratto intimo di un uomo che ha ridefinito il modo di interpretare e apprezzare il cibo.
L’opera segue la vita di Noto, dalla sua passione per la fotografia culinaria alla sua inarrestabile curiosità per la gastronomia d’avanguardia e rivela come Bob sia diventato una figura di riferimento nel mondo dell’alta gastronomia, influenzando chef e ristoranti a livello globale con il suo gusto e il suo occhio esperto.
Il suo viaggio, partito da un’utensileria, verso le esperienze culinarie più straordinarie è costellato da viaggi, ristoranti di lusso, risate, scherzi, avventure stravaganti e imprese surreali. La biografia di Bob Noto non è solo la storia di un uomo straordinario, ma un racconto sul potere della prospettiva e del punto di vista.
I piatti fotografati da Bob, filtrati attraverso la sua sensibilità artistica, riflettono i loro creatori, i più grandi chef della scena culinaria italiana e internazionale. Da Ferran Adrià, che racconta della speciale amicizia condivisa con Bob Noto, a Davide Scabin, Matteo Baronetto, Massimo Bottura, Carlo Cracco, Enrico Crippa e molti altri volti della cucina italiana. I più importanti chef d’Europa e del mondo si sono uniti per raccontare come Bob abbia influenzato il modo in cui guardiamo e gustiamo il cibo.
“Bob Noto è stato più di un semplice gourmet; è stato un visionario che ha cambiato il modo in cui vediamo e viviamo il cibo. Questo documentario è un tributo al suo impatto e alla sua eredità, un viaggio che celebra la sua passione e il suo impegno per la gastronomia” ha detto Francesco Catarinolo.