Versailles richiama sfarzo. Ma anche architettura, luce, bellezza. Allo stesso modo, rifacendosi alla reggia più nota, il Prix Versailles premia ogni anno le più belle location in giro per il mondo. La competizione a matrice francese incorona hotel, aeroporti, stazioni, musei, botteghe, università, arene sportive. E naturalmente anche i ristoranti. Fra le nomination per The World’s Most Beautiful Restaurants 2024 c’è anche l’Italia. Prix Versailles candida il Beefbar di Milano a Corso Venezia per contendersi il titolo di più bello al mondo.
Cos’è il Prix Versailles
Il premio per l’architettura e il design nasce nel 2015 basandosi sui valori di “Inspiration, Progress, Inclusion”. Ogni categoria conta tre premi – Versailles, Interior, Exterior – assegnati nella sede UNESCO di Parigi a novembre di ogni anno. I parametri di scelta si basano non solo, banalmente, sulla bellezza. Ma anche innovazione, creatività, efficienza ecologica, trasmissione dell’eredità culturale locale, impatto sociale.
Lo spiega in maniera poetica il Segretario Generale Jérôme Gouadain. “Il dialogo e le interconnessioni tra aspetti differenti dell’ambiente umano – dall’ecologia, alle relazioni sociali, alla cultura – aprono la strada a uno sviluppo intelligente e sostenibile. Non tanto un mero obiettivo, quanto una meravigliosa promessa di riuscire ad affrontare le sfide che ci pone il mondo di oggi”. Per quanto riguarda i ristoranti, prosegue Gouadain, “il premio è un tributo all’architettura e al suo modo di creare convivialità. In questa visione, essa viene amplificata non solo dall’esperienza culinaria, ma anche dalla singolarità dell’ambiente”.
La giuria, composta da esperti del settore, premia ventiquattro location nel mondo per otto diverse categorie. Durante il processo di esclusione ne vengono selezionate molte di più: quest’anno ad esempio le nomination per i musei sono sette, mentre ristoranti e hotel ne contano sedici ciascuno. Già che ci siamo, segnaliamo che l’Italia è stata inclusa anche in questa branca dell’ospitalità. In classifica compare l’Hotel Lasserhaus a Bressanone, residenza aristocratica del 15 secolo ristrutturata dallo studio di architettura milanese Vudafieri Saverino.
Il Beefbar a Milano nominato fra i più belli al mondo
E dunque veniamo a noi. Beefbar a Milano (sottotitolo: Born in Montecarlo) fa parte del gruppo hospitality Riccardo Giraudi. Che peraltro conta location Beefbar attraverso i quattro continenti (esclusa l’Oceania) da Monaco a Dubai, Hong Kong, New York, Sao Paulo. L’indirizzo milanese è collocato tra Corso Venezia e Via Sant’Andrea, nel cuore del Quadrilatero della moda.
Cosa dice la scheda Prix Versailles a proposito del Beefbar? “Un tributo al classico caffè italiano, all’interno di un gioiello di architettura arcivescovile”. Il perché di questo curioso aggettivo viene spiegato subito dopo: “Sotto un torreggiante soffitto a volta che si sviluppa come una navata, eredità e storia sono dappertutto, dando all’ambiente una sensazione di eternità”. C’è solo da osservare, fra un tintinnio di posate e bicchieri, in religioso silenzio.
I locali, precisamente all’11 di Corso Porta Venezia, corrispondono a quello che un tempo era lo studio dell’architetto e designer Mario Bellini. L’installazione e disposizione degli spazi oggi invece è merito del duo monegasco Humbert & Poyet. Che, oltre a quello di Milano, si era già occupato del design di Beefbar Parigi e Atene. Riuscirà questo progetto a sbaragliare tutti gli altri? Incrociamo le dita, fino a novembre.