La cucina italiana? Un patrimonio prezioso, la cui difesa va affidata a dei veri patrioti: gli chef. È questa la lettura proposta dal nostro neo ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, di recente intervenuto durante la premiazione dell’Albo d’Oro dei Cuochi della Federazione Italiana Cuochi. Ora, sarebbe bene notare che nonostante questa retorica che potremmo definire guerrigliera (Sovranità Alimentare, lotta al cibo sintetico e affini…), con una vaga tendenza al tifo, sia piuttosto tipica dei personaggi al governo, in questo particolare caso l’assist, se così vogliamo definirlo, gli è stato servito su di un piatto d’argento. Un piatto così ben ordinato, di fatto, che già conteneva la parola chiave: ma vediamolo insieme.
Francesco Lollobrigida, i cuochi e il patriottismo
Durante l’evento sopracitato, infatti, la giornalista Manuela Moreno ha chiesto a Lollobrigida se i cuochi italiani possono effettivamente considerarsi dei patrioti. Come accennato – la risposta è implicita nella domanda, l’occasione ghiotta, la retorica quella giusta.
“La cucina italiana e i prodotti italiani sono un bene prezioso e per questo viene difeso” ha commentato in risposta Francesco Lollobrigida. “Lo difende chi ne conosce la storia, le tradizioni, chi ne conosce ogni campanile e sotto quel campanile quale prodotto viene ricercato e elaborato. Io credo siano i primi i patrioti d’Italia, quelli che nel mondo portano queste capacità e queste conoscenze”.
Sia ben chiaro – non c’è nulla di male nell’essere patrioti. Essere fieri del proprio Paese, amare la propria cultura, i propri costumi… è un sentimento nobile e virtuoso, siamo d’accordo. Il rischio, tuttavia, è che di tanto in tanto questa declinazione vada a scadere nel nazionalismo: per il patriota le nazioni non sono rivali tra loro, per il nazionalista sì. Bello amare la propria patria, ma attenzione a non finire per odiare quella altrui.
Non lo diciamo per fare catastrofismo o intavolare discussioni con argomenti fantoccio: semplicemente alcune uscite di Lollobrigida hanno adottato un registro che lascia intendere una tendenza meno aperta al dialogo da quella che ci saremmo aspettati da un ministro. Ma tornando agli chef: “Il governo Meloni sarà al fianco di tutti voi” ha continuato Lollobrigida “e io come ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste lancerò tutte le iniziative possibili per essere di sostegno all’associazione e al prodotto italiano”.
Il ministro ha infine posato per una foto insieme ai cuochi presenti, indossando la tradizionale casacca da chef. Alcuni giornalisti gli hanno chiesto se non temesse di finire sulla vetrina dei social vestito in quella maniera, ma Lollobrigida non ha tentennato: “Per me è un onore”, ha risposto.