Continuano le indagini sulla morte misteriosa di Peppe Lucifora, chef di Modica, e due sospettati sono stati fermati e sentiti dalla polizia.
Lo chef, piuttosto noto nella comunità locale, era stato trovato morto a casa sua, dove abitava da solo: ma le dinamiche del decesso sono apparse da subito poco chiare, visto che, al momento del decesso, il cuoco si trovava nella camera da letto chiusa a chiave e la chiave non è ancora stata trovata dai carabinieri. Inoltre, a seguito dell’autopsia, si è poi riscontrato che la vittima, prima della morte, sarebbe stata picchiata e soffocata: lo chef aveva zigomi e mandibola fratturati e ferite alla testa.
I due sospettati fermati e ascoltati dagli investigatori sono stati indicati da un testimone che ha raccontato di averli spesso visti in compagnia della vittima negli ultimi giorni. Attualmente sono anche sottoposti al controllo degli inquirenti il cellulare e i dispositivi tecnologici della vittima, per verificare gli ultimi movimenti e le ultime conversazioni avute prima della morte, avvenuta alle prime ore del mattino di domenica.
L’ultimo messaggio Whatsapp inviato da Peppe Lucifora, ad esempio, risalirebbe a qualche ora prima del decesso e potrebbe contenere particolari utili all’indagine.
[Fonte: Rai]