Sì, anticipiamo subito che l’uomo responsabile di tale record è ancora vivo. Si chiama Gregory Foster e ha stabilito un nuovo Guinness World Record riuscendo a mangiare ben dieci peperoncini Carolina Reaper in soli 33,15 secondi. Tutto è accaduto lo scorso 17 settembre, ma c’è da dire che Foster non è un novellino: in precedenza aveva battuto un altro record similare, aveva mangiato tre peperoncini Carolina Reaper in 8,72 secondi, mentre detiene anche il record di ingestione di peperoncini Bhut Jolokia: ne ha mangiati tre in 7,47 secondi. Senza dimenticare il record di 17 peperoncini Bhuit Jolokia mangiati in 1 minuto. Anche qui sopravvivendo, a quanto pare.
Storia di un record a base di peperoncini assai piccanti
Gregory Foster è un veterano delle sfide di speed-eating piccanti. Il Carolina Reaper è considerato il peperoncino più piccante di sempre. Coltivato da Ed Currie della PuckerButt Pepper Company negli USA, il Carolina Reaper supera di gran lunga altri nomi famosi come i peperoncini jalapeno e i ghost peppers. Questo diabolico peperoncino, infatti, arriva a ben 1.641.183 Scoville Heat Units, unità di misura usata per quantificare la “piccantezza” di un cibo.
Gregory non è solo un amante dei peperoncini, ma ha anche una sua azienda di salse piccanti e lui stesso coltiva peperoncini nella sua fattoria. Qualcuno giustamente gli ha chiesto perché mai gli sia venuto in mente di mangiare così tanti peperoncini sfrigolanti, al che Gregory ha semplicemente risposto che, probabilmente, ha una passione per il dolore.
La sfida in questo caso è stata doppia: Gregory ha fatto una gara nella gara insieme al suo amico e rivale Mitch Donnelly, allenatore di football e insegnante di biologia presso la Westview High School: anche lui appassionati di peperoncini, una volta aveva vinto una sfida organizzata dallo stesso Gregory durante un festival dedicato alle salse piccanti.
Così i due si sono scontrati a suon di peperoncini, per stabilire chi dei due potesse fare il nuovo record. Fra eruttazioni inevitabili e sudorazione a litri, ecco che alla fine ha trionfato Gregory: con i suoi dieci peperondini in 33,15 secondi ha dimostrato che nessun grado di piccantezza è troppo per le sue papille gustative. Con la bocca ancora in fiamme, Gregory ha descritto l’esperienza come simile al tentativo di mangiare del carbone il più velocemente possibile.
La particolarià dei Carolina Reapers è che sprigionano il picco massimo della piccantezza dopo circa 30 secondi dall’ingestione. Al primo morso, infatti, hanno un sapore fruttato, dolce. Subito dopo, però, quel dolce si trasforma in qualcosa che sembra lava fusa.
La chiave per sopravvivere a questo tipo di speed-eating è avere a disposizione latte e gelato. Questo almeno secondo un esperto come Gregory. Il responsabile della piccatenzza dei peperoncini è una molecola chiamata capsaicina. Quando questa si lega ai recettori della bocca, i neuroni sensitivi rilevano il calore e inviano un messaggio diretto al cervello del tipo “Attenzione, fuoco in bocca”. I latticini, però, grazie alla caseina, si legano alla capsaicina, riducendone così l’effetto.