L’assemblea dei soci del Consorzio ha dato il pollice in su alle modifiche proposte al disciplinare del Pecorino Romano dop, originate dagli appelli dei produttori preoccupati che le razze non autoctone potessero “contaminare” la produzione. Entro sette anni, infatti, il latte impiegato dovrà provenire esclusivamente da razze autoctone.
Nei giorni a venire il Consorzio incontrerà l’assessorato all’Agricoltura e le agenzie regionali agricole Laore e Agris al fine di individuare le procedure più efficienti per il controllo e le ispezioni degli allevamenti e dei rispettivi registri, e verrà inoltre avviata immediatamente una linea di comunicazione con il ministero delle Politiche agricole per rendere le modifiche di cui sopra effettivamente definitive.
“Apprendo che all’unanimità è stato deciso di non applicare nessuna tolleranza sull’utilizzo di latte prodotto da altre razze che non siano quelle già previste nell’attuale disciplinare” ha commentato con una punta di soddisfazione il presidente del Centro Studi Agricoli Tore Piana. “Sono passati l’idea e il principio di legare la Dop al territorio, tutelare e salvaguardare la storicità delle razze ovine sarde e i tanti sacrifici per migliorare la razza sarda effettuati in decenni dai pastori sardi”.