Le nuove misure più restrittive anti diffusione Coronavirus stanno mietendo le prime vittime. E’ quanto accaduto a Pavia dove una barista si è vista multare perché stava fumando una sigaretta senza mascherina fuori dal locale dove stava lavorando. Ovviamente la titolare del bar non ci sta e ha deciso di fare ricorso tramite un avvocato.
Come era prevedibile, con l’inasprimento dei controlli anti Covid-19 sono saltate fuori le prime situazioni assurde. Se a Modena un’anziana signora seduta al bancone è stata multata perché si era abbassata la mascherina per bere il caffè e chiedere al compagno se offriva lui, qui a Pavia la situazione è stata altrettanto surreale.
Vittima di questa sanzione è stato una barista di L’ombra de vin, locale che si trova in piazza della Vittoria. Venerdì scorso, alle ore 22.30 la ragazza è uscita dal locale, situato sotto i portici della piazza, per fumarsi una sigaretta durante la sua pausa (visto che, fra l’altro, non si può fumare nei locali, quindi se non fuori, dove?).
Quella è un’ora nel quale il locale è semivuoto in quanto tende a riempirsi di nuovo dopo le 23.30. C’erano pochi clienti a quell’ora, fra l’altro seduti ai tavolini in piazza, posizionati a più di 3 metri di distanza. A spiegare tutta l’assurda situazione è stata Samantha, la titolare: lei indossava la mascherina, mentre la barista, Ilenia, a più di 1 metro di stanza, l’aveva abbassata un attimo per fumare, con tanto di sigaretta accesa in mano.
Solo che a quel punto sono arrivati i vigili e hanno fatto la multa alla barista, rea di di non “aver usato correttamente la mascherina in una zona di forte flusso”. La barista e la titolare hanno provato a spiegare che era distante da tutti e che non c’era molto movimento a quell’ora (oltre al fatto che diventa un po’ complicato fumare una sigaretta indossando una mascherina), ma non c’ stato niente da fare: 400 euro di multa che scende a 280 euro se pagata entro cinque giorni.
Tuttavia la titolare ha deciso che quella multa non verrà pagata: lei stessa ha dato incaricato a un avvocato di fare ricorso, pagando di tasca sua tutte le spese legali. Samantha, infatti, non vuole assolutamente che tali spese gravino sulla sua dipendente, la quale, fra l’altro, è sempre molto attenta e rispettosa delle regole.
La titolare ha rimarcato che è vero che lavorano nella piazza principale di Pavia dove c’è sempre un gran passaggio, ma in quell’occasione non c’era nessun assembramento. E sottolinea come Ilenia non si tolga mai la mascherina né quando va in bagno, né dopo le 2 di notte quando effettua le pulizie del locale. Molti clienti hanno intanto manifestato solidarietà con le due donne, offrendosi anche di fare una colletta per aiutare a sostenere le spese legali.
Ma ormai Samantha si è rivolta agli avvocati: è impensabile sanzionare qualcuno perché secondo i vigili potrebbe esserci il rischio di assembramento che non c’era in quel momento.