Gli Italiani sembrano non amare più la pausa pranzo come una volta, e hanno totalmente cambiato le loro abitudini a riguardo. Almeno, è quello che emerge dall’indagine condotta da Nomisma per l’Osservatorio Buona Pausa Pranzo di Cirfood, una delle maggiori imprese italiane attive nella ristorazione e nel welfare alle aziende. L’indagine è stata condotta su un campione di 1.200 interviste coinvolgendo lavoratori e studenti, di età compresa tra i 18 e i 55 anni.
Intanto, la pausa pranzo è un momento a cui i lavoratori nostrani dedicano sempre meno tempo (sbagliando, questo è chiaro, ma conosciamo bene le difficoltà di una vita frenetica): il 59% degli intervistati afferma di riservare fra i 30 e i 40 minuti a questo momento della giornata. Non abbastanza, per fare un pasto come si deve, all’italiana, e infatti quell’idea lì pare non essere più tanto di moda. Gli Italiani oggi preferiscono infatti pasti leggeri (38% degli intervistati), naturali e/o bio (34%), con poche calorie (23%). Insomma, uno spuntino light, per poi non tornare al lavoro appesantiti. Tutto giusto, a parte che per i valori nutrizionali.
E, non avendo tempo, si pranza direttamente in ufficio: il 43% degli intervistati ammette di avere questa abitudine, mentre il 45% (fortunelli!) dice di rientrare a casa per il pranzo.
[Fonte: Ansa Terra & Gusto]