Dopo il successo della prima edizione, la Pastry Bit Competition sta per cominciare: le iscrizioni sono già aperte e i pasticcieri professionisti interessati potranno aderire fino a Pasqua – il 31 marzo. La competizione messa a punto da Molino Dallagiovanna, in collaborazione con il maestro Leonardo Di Carlo – pioniere della Pasticceria Scientifica, mette in palio il titolo “Dallagiovanna Pastry Ambassador 2026”.
In altre parole la possibilità di diventare il volto ufficiale del Molino per la pasticceria in Italia e nel mondo. L’anno scorse vinse il pasticciere Luca Rubicondo, chissà chi sarà il prossimo.
Pastry Bit Competition: come funziona
Per iscriversi alla Pastry Bit Competition è necessario presentare la propria candidatura accedendo al sito ufficiale di Molino Dallagiovanna e compilare l’apposito form con i propri dati. Sul sito web è anche disponibile il regolamento della competizione nella sua interezza, che riassumiamo anche qui: dopo aver inviato la candidatura, di tutti i pasticcieri e le pasticciere iscritte ne saranno selezionati 108.
Questo novero si sfiderà in nove gare regionali lungo tutto lo Stivale, che si terranno tra maggio e ottobre 2024. Un percorso, insomma, più lungo e impegnativo rispetto alla prima edizione, che porterà a una finale elettrizzante.
Le sfide e la finale
In questa particolare fase di Pastry Bit Competition la sfida verterà sulla crostata moderna da forno, da preparare senza l’impiego di frutta fresca né creme da frigorifero. In ciascuna delle nove gare regionali saranno individuati i migliori tre pasticceri, che andranno dritti a sfidarsi nelle tre semifinali, presso una location eccezionale. Spoiler, doppio: si terranno in una rinomata località sciistica, e la prova verterà sul bignè dinamico da condividere.
La finale sarà declinata in due momenti diversi: il primo previsto per giugno 2025 in CAST Alimenti – la Scuola dei mestieri gastronomici di cui Molino Dallagiovanna è partner da molti anni – il secondo presso la sede del Molino in occasione della Festa dei Granai. Per conquistare il podio, i finalisti si sfideranno su un lievitato sfogliato e un panettone con impasto al cioccolato (realizzato solamente con lievito madre vivo e senza creme siringati all’interno). A essere valutati, per tutto il percorso sin dalle prime sfide di selezione, non sarà solamente il risultato finale delle preparazioni ma anche e soprattutto il metodo di lavoro “intelligente”: la semplificazione dei processi, combinata a fantasia e creatività, con un’attenzione quindi non solo al “cosa”, ma anche al “come”.