In questa epidemia da Coronavirus, questa diventerà nota come la Battaglia della Pastiera! Luigi De Magistris contro Vincenzo De Luca: il sindaco di Napoli chiede a gran voce al presidente della Regione Campania che acconsenta alla consegna a domicilio.
Breve cronistoria: in Campania è vietata ogni forma di food delivery. In aggiunta, panettieri e pasticcerie non possono mettere in vetrina e vendere pastiere o altri dolci tipici pasquali (neanche la pizza al taglio se è per questo). Su questo Vincenzo De Luca è ferreo, tanto che ha suggerito ai campani di farsi la pastiera in casa: anche se viene male, pazienza.
Tuttavia De Magistris non è esattamente dello stesso avviso e da qualche giorno, in stile martello pneumatico, sta facendo a sapere a De Luca quanto la sua posizione sia distante.
De Magistris è intervenuto prima a Coffe Break su La7, poi ha lanciato un appello anche su Radio Kiss Kiss (domani chissà dove sarà?): con le dovute precauzioni, la Regione Campania dovrebbe consentire la consegna delle pastiere a domicilio.
Permettendo la consegna a domicilio delle pastiere, non solo si sarebbero potute aiutare le famiglie più povere, ma si sarebbe riusciti a garantire un minor flusso di gente per strada: se la pastiera ti arriva comodamente a domicilio a casa, non hai bisogno di uscire per procurartene una (o di uscire per procacciarti gli ingredienti).
A Radio Kiss Kiss, De Magistris è stato ancora più chiaro: ha sostenuto di aver ascoltato la comunità scientifica, la quale è stata molto chiara in proposito. Non c’è nessun rischio a portare il cibo a casa, anzi, in questo modo diminuisci il rischio di assembramenti. E piccato ha ribadito che negli ultimi giorni sembra esserci stata una gara fra Governo e Regioni su chi faceva l’ordinanza più originale. E poi ha tirato la stoccata finale: la questione pastiera è diventata un dibattito surreale, quasi come se il pasticcere che prepara la pastiera e la porta a casa delle persone fosse l’alleato del virus.