Zara contro Zara: questo il titolo che ci immaginiamo per la diatriba in tribunale che vede contrapposti da un lato il brand spagnolo di fast fashion, dall’altro il pastificio omonimo con sede a Riese Pio X in provincia di Treviso. L’oggetto del contendere, è facile intuire, è il logo, che il marchio di abbigliamento ha ritenuto troppo simile al proprio,soprattutto dopo un restyling che ha visto eliminare l’ovale rosso e la dicitura “pasta”. In questi giorni è arrivata la sentenza della Corte di Cassazione, che ha dato ragione alla società iberica.
Una lunga storia
La querelle tra i due marchi non è certo una novità. È infatti dal 2014 che la spagnola Zara, di proprietà del gruppo galiziano Inditex, attacca il pastificio trevigiano, portando il caso al Tribunale delle imprese di Genova. Qui, nel 2022, Pasta Zara vede riconosciute le sue ragioni, ma la vittoria dura poco. Nell’ottobre 2023 la Corte d’Appello ribalta la situazione, in virtù della “potenzialità intrinseca ultramerceologica” del marchio. Insomma, il marchio Zara è così conosciuto e riconosciuto da superare i confini della proprio merceologia e diventare un simbolo universale.
Come mai tanto accanimento da parte di un colosso internazionale verso un pastificio, vi chiederete. La risposta forse sta in una risoluzione dell’Ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale, che ha impedito alla Zara fashion di commercializzare prodotti alimentari col proprio nome. Una strategia di diversificazione in cui un marchio omonimo può risultare fastidioso.
Furio Bragagnolo, presidente del pastificio veneto, commenta così: “è una cosa complicata che ho seguito in modo alterno, occupato com’ero da altre questioni. Nelle prossime ore mi confronterò con i miei legali per comprendere meglio la sentenza della Cassazione. Però, in prima battuta, mi pare di capire che stiamo parlando di argomenti distinti. Il contenzioso di Genova riguarda il marchio Pasta Zara, mentre tre anni fa avevamo sollevato noi il problema in materia di possibili estensioni dei contendenti in aree più connesse all’ambito alimentare da noi presidiate con il brand ‘Le Delizie di Zara’»