La Molisana blocca la produzione di pasta, a causa dei tir fermi per protesta contro il caro energia. Un effetto domino che parte dal costo del carburante e arriva a una possibile scarsità dei beni primari sugli scaffali: “Non saremo gli unici a farlo”, avverte lo storico pastificio di Campobasso. E come se non bastasse, in tutto questo i venti di guerra in Ucraina fanno schizzare il prezzo del grano in alto come mai da 9 anni a questa parte.
Ecco come spiega la cosa l’amministratore delegato de La Molisana Giuseppe Ferro, ai microfoni del Corriere della Sera: “I nostri camionisti non possono uscire dallo stabilimento perché verrebbero fermati dai loro colleghi che stanno bloccando strade e autostrade a partire dalla Puglia: non potendo portare la semola dal mulino allo stabilimento e la pasta dallo stabilimento ai distributori, abbiamo deciso di bloccare la produzione da domani. E penso che non saremo l’unica azienda a farlo”. I trasportatori sono lavoratori autonomi e piccole imprese che lamentano di non avere più margine di guadagno a causa delle impennate dei prezzi dei carburanti, e quindi si fermano, in certe zone fermando anche gli altri tir. Se la protesta si estendesse, indipendentemente da quello che decidono di fare i produttori alimentari, presto si potrebbero avere problemi nella distribuzione e quindi nella reperibilità dei cibi.