Ebro Foods, multinazionale alimentare spagnola, che possiede tra i molti altri i marchi italiani Garofalo e Bertagni, chiude il primo semestre 2021 con gli utili a 107 milioni di euro, facendo segnare un incremento del 4,3%. Una nota firmata dal gruppo ha sottolineato come il buon risultato sia proprio dovuto ai marchi cosiddetti “ad alto valore aggiunto”, come la pasta di qualità. Il fatturato del primo semestre è di 1,38 miliardi, in calo rispetto allo scorso anno (ma ricordiamo che il primo semestre 2020 è stato quello dell’accumulo da lockdown e pandemia) ma in rialzo del 6,4% sul 2019. L’Ebitda e’ calato del 6% a 177,2 milioni, l’indebitamento netto e’ sceso a 947,7 milioni, in lieve calo (-3,2 milioni) rispetto alla fine del 2020. Il dato include il pagamento di dividendi per 29,2 milioni. Molto positivo l’andamento della divisione pasta che ha registrato nel semestre vendite per 540 milioni e un Ebitda di 68,8 milioni, in crescita dell’8% e con ulteriori prospettive di sviluppo grazie alle recenti acquisizioni del gruppo in Nord America.
Ebro è stato il più grande produttore di alimenti lattiero-caseari a valore aggiunto in Spagna, fino a quando non ha venduto questa unità aziendale a Lactalis nel marzo 2010 per 630 milioni di euro. Era anche il più grande produttore di zucchero della Spagna prima della cessione di tale divisione alla controllata British Sugar di Associated British Foods nel 2009. Ebro Foods è entrata negli Stati Uniti mercato nel 2004 quando ha acquisito Riviana Foods, con sede a Houston, che ha comprato American Rice nel 2011 e ora produce marchi come Mahatma, Success, Minute Rice, Water Maid e diverse private label. Nel 2006, Ebro ha acquisito New World Pasta, produttore di Ronzoni, San Giorgio e altri prodotti. Riviana Foods, New World Pasta e American Rice si sono unite sotto il nome Riviana Foods nel 2017 per diventare il più grande produttore di riso e il secondo produttore di pasta negli Stati Uniti.