Si continua a parlare di pasta cotta a fuoco spento nel tentativo di parare il caro bolletta. Ecco che chef Antonello Colonna non è per niente d’accordo con il premio Nobel Giorgio Parisi e boccia questo sistema.
Breve recap della vicenda, anche se non dovrebbe essere necessario perché sui social al momento si sta polemizzando su questa procedura. Il premio Nobel Giorgio Parisi aveva proposto un metodo di cottura della pasta volto a consumare meno energia. In pratica dopo che la pasta bolle, ecco che mette il gas al minimo, con coperchio sulla pentola, in modo che la pasta continui a cuocere lo stesso, ma usando meno energia.
Visto che per fare ciò è necessario lasciar cuocere la pasta un paio di minuti in più, è bene sollevare ogni tanto il coperchio e dare una mescolata per evitare di mangiare colla per manifesti. Secondo il premio Nobel per la Fisica questo sistema funziona: in montagna la pasta si cuoce lo stesso anche con acqua che bolle a 90 gradi.
Ok, si può fare, molte persone in realtà lo fanno già, ma per lo chef Antonello Colonna è un sistema assolutamente non valido per i ristoranti di alto livello. Secondo lo chef lo puoi fare a casa, ma non se vai in un ristorante di pregio. Questo perché se cuoci la pasta in questo modo, ottieni una texture gommosa.
Chef Colonna ricorda di quando la bombola del gas si spegneva a casa dei suoi genitori proprio quando gli spaghetti erano in cottura: il risultato era una pasta la cui consistenza era compromessa.
Secondo lo chef, per risparmiare sarebbe meglio usare la cottura a freddo. Oppure si possono iniziare a cucinare piatti che richiedono meno tempo di cottura. Un’altra alternativa è quella di usare differenti metodi di cottura, prediligendo la brace o la cottura in pentole come il paiolo.